Koreja: Zimmerfrei

Ambienti urbani reali e immaginari

Ambienti urbani reali e immaginari
nelle videoproiezioni di Zimmerfrei
 “WHY WE CAME” per narrare l’esperienza umana

7 febbraio 2009 – 6 marzo 2009 
Cantieri Teatrali Koreja (Lecce)

Quarto appuntamento del progetto PASSAGES arte architettura design curato da Marco Petroni  e promosso da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
 Sabato 7 febbraio alle ore 18:00 nel foyer dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce verrà presentato il video “Wy we came” di Zimmerfrei (ingresso libero) prodotto dal Museo Man di Nuoro in collaborazione con la galleria Monitor di Roma.

Zimmerfrei è un gruppo di artisti (Massimo Carozzi, Anna de Manicor, Anna Rispoli) il cui complesso lavoro incrocia vari linguaggi, dal cinema al teatro, musica e performance, per indagare gli ambienti urbani reali e immaginari, in una narrazione coerente dell’esperienza umana.
“Why we came”, è un lavoro site specific, realizzato nel 2006 sulla spiaggia di Berchida in Sardegna, nel corso di ventiquattr'ore consecutive durante una residenza artistica. Obiettivo della camera e' la contemplazione del tempo attraverso l'incessante trasformazione del paesaggio. Sotto un cielo sempre in movimento alcune figure umane attraversano l'inquadratura, tentando di lasciare un segno, di incidere il paesaggio. Ma, incurante di tutto, la camera ruota su se stessa ad intervalli regolari, orientandosi secondo i punti cardinali e assorbendo i cromatismi cangianti del cielo, della sabbia e dell'acqua.

“La contemplazione del paesaggio rende percepibile il tempo. La visione è a 360° e il passaggio da un punto cardinale all’altro è indipendente dagli accadimenti all’interno dell’immagine. La vastità dello spazio, i grandi cieli in movimento, la roccia, la sabbia e il vento ristabiliscono un rapporto “minerale” con la terra e con ciò che sovrasta l’umano.
Le figure umane che appaiono tentano di lasciare segni incisivi e ostinati, ma il paesaggio in incessante trasformazione ristabilisce la gerarchia di potere: il tempo passa, gli uomini lasciano il campo, la terra resta”.

Alla video proiezione, seguirà una conversazione sul tema “Videoarte, i paesaggi del tempo” con Pietro Marino, critico d’arte de La Gazzetta del Mezzogiorno coordinata da Marco Petroni, curatore del progetto Passages.

Prossimamente nel foyer, saranno in mostra opere di Paola Navone  e del Laboratorio d’architettura Semerano.

Il progetto Passages, a cura di Marco Petroni,  racchiude sei differenti modalità di intervento che sfuggono a una definizione formale, generando un campo d’azione nel quale le discipline artistiche si confrontano, si scambiano suggestioni, metodi d’analisi e di comportamento. Transiti che vivono in presa diretta la complessità del loro farsi secondo stimoli provenienti dal mondo della moda, del design, dell’architettura, della musica, del teatro e del cinema.Estensioni dell’immaginario artistico che trovano spazio adatto nel foyer di un teatro, luogo dell’attraversamento, dell’attesa prima del rito, del consumo ostensivo.

Ingresso libero.

INFORMAZIONI
Koreja 0832.242000 – 240752
e-mail: info@teatrokoreja.com
www.teatrokoreja.com                      


Pubblicato il 06/02/2009


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