La rampicante - di Davide Grittani

“La rampicante”
di Davide Grittani
 
In uscita a novembre per LiberAria Editrice come decimo romanzo della collana di narrativa “Meduse”.
 
 
 
L’epopea di un ragazzo che inseguendo il passato inciampa nella verità, un romanzo sull’importanza del dono e sulla perversa casualità della fortuna.
 
 
 
Chi l’ha visto racconta che Riccardo Graziosi giacesse a terra, faccia incollata all’asfalto, immobile sopra un adesivo di catrame, prono al suo destino. L’impatto doveva avergli rotto diverse costole, dalle ferite cominciava a perdere sangue, non molto ma quanto bastava a mescolarlo alla terra, a impastarlo col fango. Il giorno prima aveva piovuto di santa ragione e le strade erano ancora zuppe, per questo chi assistette all’incidente ipotizzò che si fosse trattato di fatalità, di pneumatici che planando su una pozzanghera avessero fatto come pareva a loro. Il parabrezza doveva essersi sfondato sul colpo, schiudendogli l’unica via d’uscita. L’espulsione dall’auto. Chi l’ha visto dice che una volta a terra avesse ancora la gioia incastrata tra i denti, come frattaglie di mele in mezzo alle finestre degli incisivi. Racconta che avesse un ghigno sornione mentre fissava un punto impercettibile, un’apparizione invisibile agli altri. Il femore sinistro aveva perforato muscoli e tessuti, s’era spezzato in due e il tronco più lungo tendeva i jeans come i piloni di un circo. Chi ha assistito allo schianto sostiene di non aver mai visto nulla di simile, ma dice pure che, nonostante la morte gli stesse alitando sul collo, Riccardo fosse ancora cosciente. E a suo modo persino felice.
 
(tratto da “La rampicante”)
 
 
 
Questo è l’incipit de “La rampicante” di Davide Grittani, una storia realmente accaduta, che l’autore ha ricostruito indagando fatti e misteri, mescolando con cura una trama d’altri tempi a personaggi e circostanze dei nostri giorni.
 
Ognuno di noi si trascina una sua “controstoria” dell’11 settembre, non di ciò che successe quel giorno ma di ciò che stava facendo in quel momento. In un piccolo paese che porta il nome del mare ma s’aggrappa alle colline, l’11 settembre 2001 un adolescente scopre di non essere ciò che credeva e comincia una scivolosa rincorsa verso la verità, un viaggio miserabile e commovente durante cui è costretto a misurarsi con ipocrisie, inganni, generosità, necessità e vendette. Nella calma imperturbabile di Sant’Elpidio a Mare ribolle il sangue di un ragazzo che decide di ribellarsi alle logiche del branco, mentre una bambina sente voci nella sua testa e dispensa una strana saggezza, e mentre un padre impone rispetto comprando i destini di chi lo circonda.
 
“La rampicante” racconta la piccola e maestosa epopea di Riccardo Graziosi, la sua avventura umana dall’età di 15 ai 30 anni. Una trama fitta, tirata dalla prima all’ultima pagina, giocata sull’incapacità degli uomini di rendersi conto del privilegio che gli è stato concesso dalla vita, sull’importanza del dono (ammesso che uno appia riconoscerlo) e sulla perversa casualità della fortuna. Una tragedia pop e shakespeariana che parte da lontano e arriva fino alle Marche dell’ultimo terremoto (2016), una storia spietata e romantica che indaga le nostre coscienze e che ci porta a chiederci se «ci siamo meritati tutto ciò che abbiamo avuto», come dice Dacia Maraini a proposito de “La rampicante”.
 
Davide Grittani affronta alcuni dei temi più cari alla letteratura universale, come la relazione tra padre e figlio, il rapporto dell’uomo con la giustizia e con il denaro – e quindi essenzialmente con la verità – passando per la stringente attualità di argomenti come l’adozione e il disagio infantile, fino all’atto estremo, solenne e irreversibile della donazione d’organi. Furio Colombo descrivendo “La rampicante” sostiene che il romanzo «è come un documentario, narrato però con impetuosa espressività letteraria. Incalzano i fatti, le sequenza di eventi, la durezza delle parole e dei sentimenti, che hanno una brutale vitalità rara nella fiction».
 
Il continuo incalzare dei fatti e l’agilità coinvolgente con cui la storia procede, riportando paradossalmente tutto al punto di partenza, suggellano il titolo del libro: “La rampicante”. Riccardo trascorrerà la vita a implorare comprensione e meditare vendetta, inciampando continuamente nei rami dell’edera: simbolo del destino che non scende a patti, che non accetta compromessi. 
 
 
 
 
 
LiberAria Editrice
“La rampicante”
Davide Grittani
250 pp., € 16,50
978-88-94922- 06-6
Novembre 2018

Pubblicato il 17/09/2018


Condividi: