10 aprile presentazione Bianchi Venezia nuovo libro Osvaldo Piliego

Mi piace questo tempo del dolore che sedimenta

“Bianchi Venezia” è il nuovo libro di Osvaldo Piliego edito da Collettiva
Un viaggio in bici che attraversa i luoghi della memoria
Prima presentazione a Lecce mercoledì 10 aprile 2024



“Bianchi Venezia” è il nuovo libro di Osvaldo Piliego edito da Collettiva edizioni indipendenti nella collana “Prose minime”: il volume verrà presentato per la prima volta a Lecce mercoledì 10 aprile 2024, alle ore 20, alle Officine culturali Ergot (piazzetta Falconieri 1b); Osvaldo Piliego dialogherà con Dario Goffredo.

C’è una necessità per la Memoria, che è organismo vivente dotato di una sua autonomia, logica e cronologia, di ripetere i suoi percorsi a ché i ricordi non si smarriscano. Il tempo favorisce la dimenticanza, la lontananza. La memoria invece è resistente, ricalca i vissuti, li cerca e se ne ciba. Così il poeta in questa raccolta, in sella alla sua Bianchi Venezia, compie il suo atto di resistenza: ricordare, ripercorrere, rivivere, sono azioni duplicate più volte affinché tutto resti fissato. Attraverso una mappatura della città Piliego indica le sue tappe, restituendo la geografia del suo sguardo che non stupisce ma custodisce. “Osvaldo è un poeta di sguardo, e le poesie si scrivono imparando a guardare. Sa bene che guardare significa anche consumare e, ogni volta che gli occhi si posano su una creatura, equivale già a eroderla”, scrive Margherita Macrì nella nota del volume.

C’è un uomo che, in sella alla sua Bianchi Venezia, percorre i luoghi che abita e che ha abitato. Un mezzo, la bici, che gli consente di modulare l’andatura, snodarsi fra rivoli di ricordi. I vissuti irrompono senza preavviso, le cose emergono senza chiedere il permesso. I luoghi tramutano in ricordo e la memoria si espande a raggiera, divenendo il sense of place del poeta. Così una pedalata può condurre a San Cataldo, a Frigole o nel desiderio giovanile di prendere distanza dalla città natale, Lecce, per conoscere altro. “Sognavo paesi lontani/alla fine delle rotaie”, salvo poi ritrovarsi attanagliati dalla nostalgia. La scelta è dunque di restare anche se questo comporta confrontarsi col dolore, “Ho un dolore qui nel petto”. Lo stare è la postura di Piliego, intesa come costante osservazione della dialettica fra esterno e interno perché mai sono scisse queste due dimensioni nella sua scrittura. “Io resto fermo e guardo”.

Nel corso degli anni Osvaldo Piliego ha collaborato con varie testate e siti nazionali, tra cui Rockerilla. Nel 2010 ha lavorato con Giancarlo Susanna alla realizzazione della biografia di Fred Buscaglione “Nientepopodimenoche Fred” (Arcana). Ha pubblicato i romanzi “Fino alla fine del giorno” nel 2011 e “La città verticale” nel 2015, entrambi per Lupo Editore, la raccolta di poesie “Justalovesong” per Fondo Verri (2016). Negli anni ha pubblicato racconti su varie raccolte. Nel 2019 pubblica il suo terzo romanzo “Se tu fossi una brava ragazza” per Manni editori e scrive i testi per lo spettacolo “Io che amo solo te, le voci di Genova” di Serena Spedicato. Nel 2023 esce per Edizioni Ergot la sua raccolta di racconti “Questo è tutto di qui - Bestiario salentino” illustrato da trentuno artisti.


Osvaldo Piliego
“Bianchi Venezia”
con una nota di Margherita Macrì

Collettiva edizioni indipendenti
prose minime | 11
cura editoriale di Simona Cleopazzo e Stefania Zecca
pagg. 99
prezzo euro 14
ISBN 9788894737820

 

 

Collettiva edizioni indipendenti

un progetto editoriale di Alice e le altre ETS

www.collettivaedizioni.com

 


Pubblicato il 08/04/2024


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