a cura di Eugenio Losavio
Passione GialloRossa
Ripresa decisiva. Il Lecce vince ancora
Per la quattordicesima giornata del girone di andata del Campionato di Lega Pro girone C, il Lecce ospita allo Stadio Via del Mare il Messina. Arbitra l’incontro Di Martino di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Sbrescia e Della Vecchia.
Le formazioni Braglia schiera il 3-5-2 con Perucchini tra i pali, Freddi, Abruzzese e Cosenza in difesa; Lepore, Salvi, capitan Papini, Surraco e Legittimo a centrocampo ed in avanti Curiale e Moscardelli.
Di Napoli risponde con il 4-3-3: Berardi tra i pali, Martinelli, Burzigotti, Parisi e De Vito in difesa; Fornito, Giorgione e Baccolo a centrocampo; in avanti il tridente Cocuzza, Leonetti e l’ex Barraco.
Primo tempo Il Lecce si getta subito all’attacco. Al 5’, Surraco mette in mezzo per Moscardelli che viene anticipato da Burzigotti che libera l’area. Al 14’, si vede il Messina con una punizione di Fornito che non inquadra lo specchio della porta. Al 21’, Lepore crossa in mezzo, un difensore alza un campanile e Curiale prova una rovesciata che termina alta. Al 30’, gli ospiti vanno vicini al vantaggio con una conclusione di Parisi che termina di poco fuori. Al 39’, da un cross da calcio di punizione, Curiale serve Moscardelli che conclude di poco fuori. Dopo 1’ di recupero, l’arbitro manda le due squadre a bere un the caldo.
Secondo tempo Al 50’, Papini serve Curiale che si invola ma viene rimontato da De Vito che si rifugia in calcio d’angolo. Al 53’, i siciliani vanno vicini al gol con un colpo di testa di Leonetti che termina di poco fuori. Due minuti dopo, i salentini passano in vantaggio: Curiale parte in contropiede e serve Surraco che batte Berardi. Al 61’, il Messina rimane in inferiorità numerica per l’espulsione per doppia ammonizione di Baccolo. Al 65’, Braglia opera il primo cambio inserendo De Feudis al posto di Salvi. Al 69’, i giallorossi hanno la più nitida occasione per raddoppiare ma Moscardelli, a tu per tu con Berardi, conclude centralmente. Al 74’, si ristabilisce la parità numerica: De Feudis, reo di un fallo duro a centrocampo, viene spedito anzitempo sotto la doccia. Un minuto dopo, l’allenatore di casa opera il secondo cambio inserendo Doumbia al posto di Moscardelli. All’85’, Curiale prova la conclusione a giro ma Berardi blocca in tuffo. All’88’, i padroni di casa raddoppiano con una punizione di Lepore che sorprende il numero uno siciliano. All’89’, ultimo cambio per i salentini con l’ingresso di Diop al posto di Curiale. Dopo 5’ di recupero, Di Martino dichiara la fine delle ostilità. Nello Stadio risuona l’inno Giallorossi per sempre e la Curva canta Ci nu zumpa nu barese alè alè (Chi non salta è un barese).
Conclusioni Il Lecce non si ferma e continua la sua marcia verso il primo posto. Dopo un primo tempo senza emozioni, nella ripresa i padroni di casa hanno messo maggiore determinazione trovando il vantaggio con Surraco (terza realizzazione stagionale) ed il raddoppio con Lepore (alla seconda marcatura). Il risultato sarebbe stato più rotondo se anche Moscardelli avesse centrato il bersaglio grosso. Il Messina, però, non è stato a guardare. Ha prodotto molte azioni ma senza impensierire più di tanto Perucchini. Era importante confermarsi dopo la vittoria contro l’Akragas e così è stato. La distanza, però, dalle prime posizioni rimane sempre la stessa (-5) poiché la Casertana non conosce ancora ostacoli. Quello che si deve fare è continuare su questa strada e affrontare gara dopo gara con la giusta determinazione. In classifica, i salentini salgono a 25 punti insieme al Foggia; i siciliani, invece, restano a 21. Nel prossimo turno, il Lecce giocherà domenica alle ore 15:00 in trasferta contro la Paganese; il Messina ospiterà l’Akragas.
E. Losavio
Pubblicato il 09/12/2015