Un ecomostro sulla scogliera di Leuca - Contestato il progetto di uno stabilimento balneare

 
Un ecomostro sulla scogliera di Leuca
 
Contestato il progetto di uno stabilimento balneare con piscina su un tratto di interesse storico
 
 
Leuca - Il progetto di uno stabilimento balneare, con tanto di cabine, ombrelloni palme e piscina previsti su una scogliera intonsa e dal fascino selvaggio della costa di Leuca, agita i sonni dei residenti.
La ferma protesta del comitato “SOS Marchiello”, che prende a prestito il nome dello scoglio su cui la società “Leukos” intende creare un lido attrezzato di tutto punto, ha preso corpo su face book, dove il fornte del no alimenta una discussione appassionata caldeggiando l’azzeramento di ogni proposito che vada nella direzione di alterare lo stato dei luoghi.
Nei giorni scorsi (sabato 04 ottobre 2014) le rimostranze dei cittadini hanno animato una fase del dibattito pubblico sul tema della rimodulazione dell’offerta turistica di Santa Maria di Leuca, organizzata nella sala consiliare del Comune di Castrignano del Capo, alla presenza del sindaco, Anna Maria Rosafio.
I particolari e le  immagini visibili  nel rendering del progetto postato su face book allarmano non poco il comitato che chiede un passo indietro alla “Leukos”. Ma al momento nessun segnale viene dalla società che è in possesso di tutte le autorizzazioni.
Per la verità, l’amministrazione comunale aveva tentato di frenare il progetto, ma la “Leukos” ha risposto con un ricorso al TAR da cui è scaturita la nomina di un commissario ad acta che ha imposto al Comune di rilasciare i permessi.
“Abbiamo discusso della spinosa questione – spiega il sindaco Rosafio – con i componenti del comitato che si sono espressi in modo molto garbato, ma il Comune non può fare nulla perdhè ha dovuto rilasciare le autorizzazioni su richiesta espressa del commissario. Poi si può discutere su tutto il resto, sul fatto se sia opportuno o meno fare un o stabilimento balneare in un luogo così bello e significativo per la popolazione”.
Sul crinale della scogliera, in località Marchiello, si apre la Grotta delle Tre Porte, nota agli archeologi per il rinvenimento di resti umani risalenti al periodo neandertaliano e per frammenti ossei di grossi animali preistorici.
“Per ora sappiamo che la società proponente resta interessata al progetto – spiega Anna Maria Rosafio – e che intende investire per creare un lido che potrebbe dare lavoro forse a una decina di persone. Staremo a vedere quello che accadrà”.
Sulla vicenda ha preso posizione pure l’associazione ambientalista “Sos costa Salento” coordinata da Luigi Russo, che dice, “Siamo di fronte a un nuovo progetto invasivo per il paesaggio  in uno dei posti più affascinanti del Salento. Basta vedere le foto del progetto per farsi un’idea del bilancio costi-benefici per la comunità e per gli interessi generali. E basta vedere le reazioni indignate che il progetto sta scatenando in un numero crescente di cittadini e turisti per rendersi conto che questa vicenda potrebbe diventare emblematica di una ribellione generale contro l’assalto al territorio che in questi 30 anni ha inferto gravi ferite al Salento”.
 
Dal Corriere del mezzogiorno del 5 ottobre 2014
a firma Antonio Della Rocca

Pubblicato il 07/10/2014


Condividi: