Statale 275 Maglie Leuca ora è guerra tra sindaci - sì e no ad avvio cantiere

Statale 275 Maglie Leuca
ora è guerra tra sindaci
sì e no ad avvio cantiere
 
di MAURO CIARDO
 
SANTA MARIA DI LEUCA - «Il progetto della statale 275 va realizzato. Basta con le insinuazioni ideologiche».Arriva dal presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e da dodici sindaci del Sud Salento una risposta secca al documento diffuso l’altro giorno da cinque primi cittadini del Capo di Leuca, che chiedevano di rivedere il tracciato per l’ammodernamento della Maglie-Leuca, finito di nuovo nell’occhio del ciclone dopo le rivelazioni dell’inchiesta della Procura di Roma sull’Anas.
 
Una missiva, indirizzata al presidente Anas Gianni Vittorio Armani, al governatore pugliese Michele Emiliano, al premier Matteo Renzi e al ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio, è stata sottoscritta da Gabellone e dai sindaci di Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Patù, Alessano, Miggiano, Nociglia, Botrugno, San Cassiano, Muro Leccese, Maglie, Acquarica del Capo e Diso. A loro si sono aggiunti il vicesindaco e un assessore di Montesano Salentino.
 
«Dopo un procedimento durato anni e riuscito a fare sintesi delle differenti istanze territoriali, ambientali e infrastrutturali - scrivono - siamo giunti a un passo dalla realizzazione. Questo percorso impegnativo, ponderato e complesso ha consentito di ascoltare le diverse esigenze provenienti dal Salento intero, acquisendo l’assenso ufficiale di tutti gli enti territoriali interessati. E’ opportuno rammentare – proseguono - che la soluzione cristallizzata dall’intesa istituzionale siglata nel 2011 da Governo, Regione, Anas e Provincia, non solo ha consentito a un territorio spesso dimenticato di fruire di un ingente finanziamento, ma ha altresì permesso di modificare ulteriormente l’ultimo tratto del tracciato escludendo opere impattanti, assottigliando l’asse viario in due corsie e ampliando gli accorgimenti di mitigazione ambientale».
 
Poi una stoccata ai colleghi «dissidenti». «Le continue polemiche hanno l’obiettivo, ormai evidente, di non far realizzare quest’infrastruttura imponendo il pensiero unico del no ad ogni costo e a qualsiasi prezzo, con il rischio di perdere il finanziamento e pregiudicare il futuro di sicurezza, sviluppo e occupazione del Salento. Ribadiamo la coerenza delle azioni rispetto agli atti amministrativi non accettando le insinuazioni ideologiche che, sulla pelle dei salentini, mirano a mettere in discussione la nostra volontà di fornire al Salento un’infrastruttura vitale e necessaria. Invitiamo a dar corso all’iter già definito - concludono - al fine di avviare i lavori».

Pubblicato il 10/11/2015


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