Scrivono di Leuca ...

Costa Divina dal National Geographic

 


Agosto 2009 – National Geographic Italia


AMBIENTE ITALIA -  S. MARIA DI LEUCA
COSTA DIVINA
II progetto dì un megasantuario da mille posti a fianco di un'antica chiesa sul mare divide la cittadina del Salento.

di Enrica Simonetti   

Ci servono più preghiere e meno cemento", scrivono sugli striscioni quelli del partito del no. «Tutte fesserie, queste manifestazioni sono  solo esagerazioni», replica il parroco don Giuseppe Stendardo, leader del partito del sì. Siamo a Leuca, sul tacco d'Italia, dove è scoppiata una vera e propria "guerra dì religione" da quando è nato il progetto di un megasantuario, pronto a sorgere tra il mare e la piazza, tra il faro e l'antica chiesa di Santa Maria de Finibus Terrae. Il vento sibila forte in questo angolo di Puglia in cui l'azzurro sembra il padrone assoluto di una costa che nonostante tutto continua a restare bella e selvaggia. Guardandosi attorno, sembra impossibile immaginare la chiesa di cui si discute, ribattezzata dagli oppositori il "teomostro", l'ecomostro di Dio. Ma basta dare uno sguardo al progetto da 7 milioni di euro per veder materializzarsi la nuova "aula" per il turismo religioso, una costruzione non alta (13 metri in tutto) eppure grande quanto un'arena, un santuario da mille posti con un altare che in occasioni speciali potrebbe accogliere anche 30 sacerdoti concelebranti.
«Dio lo vuole?», chiedono polemicamente gli ambientalisti, mostrando la roccia che verrebbe "sbancata", sostengono, e ricordando i tanti vincoli paesaggistici e architettonici presenti su questa piccola ma significativa piazza, con la chiesa settecentesca che sovrasta il punto ideale in cui lo Ionio e l'Adriatico s'incrociano.  Leuca, una frontiera naturale, ultima briciola di territorio della penisola d'Italia, città da cui nei giorni senza foschia si vedono chiaramente l'Albania e Corni.

 Ai pellegrini che scendono dai pullman lo sguardo al mare conta, ma conta soprattutto l'ingresso nella chiesa che simbolicamente è la fine e l'inizio dì tutto, con la sua porta del Cielo considerata ultima meta prima del Paradiso. E in questo paradiso naturale sorge il santuario attuale, costruito nel 1720 sulle rovine però di un tempio ben più antico, forse dedicato alla dea Minerva. Qui c'è sempre stato un luogo di culto: ben sei le chiese erette nei secoli e distrutte dai saraceni, come se l'immensità del mare che è di fronte abbia da sempre avvicinato all'immensità di Dio. «Ora invece di immenso avremo il santuario», protesta Marcello Sedi dì Italia Nostra, «e nessuno sembra capirlo. Non vogliamo fare una guerra di religione, ma è assurda questa logica del cemento a tutti i costi». Gruppi su Facebook, raccolte di firme, polemiche anche sul numero di pellegrini che arrivano a Leuca, «Vogliono sognarsi il business di San Giovanni Rotondo per Padre Pio ma qui non ci sono queste cifre di turismo religioso, la chiesa nuova è superflua», insistono i leader della protesta. Nemmeno sui numeri di pellegrini c'è concordia, dato che invece don Giuseppe Stendardo ricorda che ogni anno arrivano a Leuca un milione di fedeli e invece la chiesa ne può contenere 250.
 
Tra chi protesta, con molta attività di volantinaggio e appelli sul web, c'è il gruppo degli Agnostici, che nel Salente è molto attivo: I'UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ha promosso proteste e sit-in già dal momento della visita del Papa a Leuca nel 2008, sostenendo che, secondo le affermazioni di Giacomo Grippa, coordinatore UAAR Lecce, si voleva far porre la prima pietra del santuario già in quella occasione. Opposizione smentita dai cattolici, con il parroco Stendardo che alla fine della celebrazione di un matrimonio, sotto un sole cocente, ci dice: «La verità è che non vogliono far costruire una chiesa, c'è un pregiudizio anticattolico e anticlericale. Ma ora basta, non ne voglio più parlare. Se le leggi vigenti consentiranno, faremo il santuario, altrimenti no. Questa è la mia unica affermazione».
Andiamo in Comune, guidato da un'amministrazione di centrodestra. Il consiglio comunale di Castrignano del Capo il passo l'ha fatto, approvando una variante al Piano regolatore per consentire il raddoppio del santuario. L'opposione in questa votazione si è astenuta. E il sindaco Antonio Ferrara sottolinea il suo parere favorevole al megasantuario: «Non posso che confermare la posizione del consiglio e dell'amministrazione. La giunta ha deliberato la "pubblica utilità dell'opera" che era una premessa indispensabile. Poi abbiamo approvato la variante al programma di fabbricazione e anche questo era un fatto importante, dato che la erigenda Basilica insiste su un vìncolo paesaggistico, forse anche architettonico e probabilmente una parte potrebbe ricadere sul terreno del Parco naturale Otranto-Santa Maria di Leuca». Erigere basiliche nel bel mezzo di un parco naturale e archeologico non è cosa di tutti i giorni. «Sì, ma noi dopo le proteste ambientaliste abbiamo chiesto al presidente della Regione Nìchì Vendola un accordo di programma e siamo in attesa di una convocazione. Andremo ad una conferenza di servizi», spiega il sindaco. «Insomma, pur essendo favorevoli ad un progetto che darebbe sicuramente a Leuca un'ottima ricaduta nel campo del turismo religioso, siamo intenzionati a rispettare le leggi urbanistiche e di salvaguardia. Ci adegueremo ai dettami della legge».
La guerra di Leuca si sposta a Roma per la sua fase progettuale. Nella capitale, infatti, è lo studio dell'architetto Rodolfo G. Stivala, pugliese di origini, autore del progetto voluto dalla Curia. Mostrando le immagini della nuova Basilica, che lui definisce «nuova aula del Santuario», sottolinea la leggerezza della struttura che non cancellerebbe la vista, «anzi, grazie all'ampliamento del belvedere sulla quota piazzale, permetterebbe una passeggiata panoramica». E poi, aggiunge, «guardate i volumi, sarà visibile solo il tamburo di copertura che sorreggerà una microtensostruttura a vetri». La forma è allusiva, dato che questa sorta di tetto "irregolare" sembrerà un pannello e rappresenterà il manto della Vergine, un manto azzurro che ricadrà sul fronte del mare formando l'abside. Scorrendo il progetto, le strutture delineate sono diverse e articolate: ecco la cappella per l'Annunciazione, la cappella votiva, il parcheggio per i pullman, le dieci postazioni confessionale, i luoghi di accoglienza e ristoro, il sagrato allargato per incontri, festival e attività commerciali. Anche l'architetto si rifa ai pareri e alla legge: «L'esigenza del culto è la priorità ma il progetto non ha impatto, la costruzione sarà quasi interamente senza cemento armato, non viene toccato il piano di posa del sito, tutto sarà in materiali naturali». Le idee architettoniche fluiscono una dopo l'altra: ci sarà un portale in plexiglas, si parla della terra che arriverà dalla Palestina e dell'ulivo, sempre della Palestina, dell'interno semplice in pietra grezza senza marmi né affreschi.
La pietra gialla e calda dell'attuale santuario sembra guardare muta. È il colore che fa impazzire i tanti registi cinematografici che invadono la Puglia per girarvi film e godere della sua luce "unica" come l'ha definita Lina Wertrnuller. Nella piazza di "Finibus Terrae" i pellegrini organizzati di oggi giungono dove in antichità si fermarono Francesco d'Assisi, San Benedetto o il francese Giuseppe Labre, tutti viaggiatori di fede, richiamati dalla fama di questo luogo, fine della terra materiale e inizio del mondo supremo. Oggi i fedeli in jeans, ieri i frati con il saio. Ma adesso la fede dei pullman muove anche milioni di euro. «Io sono contro i mercanti del tempio», dice il regista salentino Edoardo Winspeare, «e sono contrario a questo santuario anche come cristiano, perché a me piacciono San Francesco e la Porziuncola. Il santuario possono pure farlo, ma altrove. Perché non promuovere qui l'antico pellegrinaggio a piedi, creando il cammino dei santuari da Bari a Leuca?». È mezzogiorno, e sulla roccia della piazza di Leuca soffiano raffiche calde di scirocco. E spazzano via tutto: anche questa domanda.

National Geographic Agosto 2009
 


Pubblicato il 17/10/2009


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