Salento - Una navetta per collegare l'aeroporto al Capo di Leuca

I problemi del trasporto nel profondo Salento

«Una navetta per collegare l'aeroporto di Brindisi al Capo di Leuca»

 


Centoventi chilometri circa separano il Capo di Leuca dall’aeroporto di Brindisi. Tra una settimana, l’architetto Giovanna Borrello deve recarsi al Papola-Casale e sta valutando quattro alternative, come scrive a “Pronto Gazzetta”. Ossia, «costringere qualcuno ad accompagnarmi guidando per 240 chilometri (andata e ritorno) con relativo costo di benzina e di tempo (circa tre ore di viaggio)», oppure «partire alle 10 del mattino (l’aereo è alle 14) e fare le dovute suppliche perché Fse e Fs non ritardino, per riuscire a cambiare i due treni, più una navetta per arrivare dalla stazione all’aeroporto».

L'alternativa è «partire alle 6 del mattino con “comodo” bus diretto ed aspettare lì in aeroporto circa sei ore» oppure «andare a Brindisi in auto (20 euro di benzina) e pagare il parcheggio per la media permanenza (13,50 euro al giorno per tre giorni fanno 50 euro), spendendo in totale 70 euro quando il biglietto aereo è costato 56,50 spese incluse».

La sceltà è ardua, ci vuole un consiglio. E allora, perché non chiederlo direttamente agli assessori competenti in Regione (Guglielmo Minervini) e in Provincia (Bruno Ciccarese)? Tant’è. «Caro assessore - scrive l’architetto - io tra 8 giorni devo recarmi all’aeroporto di Brindisi e sto cercando il mezzo più comodo per arrivarci. Al pensiero, ho già la gastrite. Mi chiedo, ma di solito lei l’aereo dove lo prende? E perché tutte le informazioni sul sito Aeroportidipuglia.it indicano come arrivare a Lecce e basta. Ma non è Brindisi “aeroporto del Salento”? Da quando siamo stati inclusi nei confini geografici dell’Africa noi del Basso (appunto) Salento? Lì dove sono le Maldive, la Notte della Taranta, il Capo di Finibus terra, tutti quei posti bellissimi dove d’estate fate arrivare i riveriti turisti. Beh, ho una notizia-bomba: in questi posti, non solo tre mesi, ma addirittura tutto l’anno ci vivono 722.077 persone che spesso, molto più spesso del treno, prendono l’aereo per lavoro o per motivi di salute».

«La prego - prosegue la lettera - non mi risponda che sono arrivati i finanziamenti o che magari le navette a Lecce dovrebbero essere più frequenti. Noi “africani” nel frattempo che facciamo, andiamo a piedi? Esiste la Cotrap (Consorzio trasporti aziende pugliesi)? Bene, facciamola funzionare. Nell’attesa dei lavori alla linea ferroviaria - conclude - io vorrei una navetta dall’aeroporto a Leuca, ma mi accontento anche di un pulmino che dal City terminal di Lecce arrivi fino a Maglie o Tricase, con una frequenza accettabile. Che funzioni su prenotazione o come vi pare, ma vi prego, voglio essere tratta al pari di una turista». Si attendono suggerimenti.

Fonte: gazzettadelmezzogiorno a firma [fla.serr.]


Pubblicato il 28/11/2011


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