RACCONTI DI MEZZANOTTE A FINISTERRAE - dal 18 luglio al 3 agosto a Leuca

RACCONTI DI MEZZANOTTE A FINISTERRAE 
Un libro, un attore, tante storie
a cura di Franco Ungaro
 
 dal 18 luglio al 3 agosto a Leuca dalle ore 22
 
Promossa da Smarè-Scuola di Vela e dall'Accademia Mediterranea dell'Attore di Lecce, si svolgerà a Leuca dal 18 luglio al 3 agosto la seconda edizione della rassegna 'Racconti di mezzanotte a Finisterrae- Un libro, un attore e tante storie' con la cura artistica di Franco Ungaro, già direttore dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce.
In un luogo incantevole, il Canale del Pardo (Scalo di Salignano), sede di Smarè,  la rassegna propone un format particolare che mette insieme presentazioni di libri e letture teatrali con l'obiettivo comune di far conoscere a turisti e residenti la produzione artistica di qualità del Salento insieme ad autori ed attori conosciuti e amati dal pubblico.
Il Salento e il suo paesaggio culturale sono i temi centrali della rassegna, che ospita quest’anno Simona Cleopazzo con Maria Cucurachi, Simona Toma con Franco Ungaro, Marino Niola ed Elisabetta Moro con Andrea Carlino e Antonello Caporale, Nico Barletti con Marcello Aprile, Totò Vallo e Toni De Veglia.
Le presentazioni dei libri saranno accompagnate da letture teatrali con le attrici dell’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce.
 
Il programma prevede: 
martedì 18 luglio    Simona Cleopazzo  Irene e Frida,  Musicaos Editore
mercoledì 19 luglio Simona Toma, Domattina mi alzo presto, Sperling&Kufner
giovedì 20 luglio   Marino Niola-Elisabetta Moro  Andare per i luoghi della dieta mediterranea, Il Mulino editore  
mercoledì 2 agosto  Nico Barletti Tecniche di galleggiamento,  Lupo Editore 
giovedì 3 agosto Totò Vallo-Toni De Veglia  Leuca scatti del passato (parte seconda
 
Ingresso libero   Start ore 22
Info:   339 5269940
www.leucaweb.it 
 
 
SCHEDE INCONTRI MESE LUGLIO
 
18 luglio ore 22
 
“Irene e Frida” di Simona Cleopazzo
 
Il contatto con la propria interiorità, a volte, passa tra le pagine bianche di un libro tutto dedicato a se stessi. La scrittura di un “diario” rappresenta, per chi ne fa uso, una risorsa preziosa di introspezione e riflessione personale. Scrivere di sé, delle giornate scandite dagli impegni di lavoro, trascorse tra le mura domestiche o immerse nel caos cittadino può aiutare ad osservare il film della propria vita con un ritmo differente, più lento, in grado di cogliere dettagli confusi o sfumature emotive non facilmente comprensibili nella casualità del loro verificarsi. Vivere in pienezza la contingenza è una possibilità non sempre concessa e, solo con un attento esame di realtà, si riesce a comprendere a pieno il reale significato di un evento, di un gesto, di un pensiero o di un’emozione intensa.  (Puglialibre)
 
Le due donne di Simona Cleopazzo, immerse in una Lecce luminescente e liquida, appaiono incagliate tra il perdonare e il dimenticare. Il diario è il loro grimaldello. Lo stile è volutamente fratturato e fratturante. Lapidario e veloce. Coinvolgente. Leggere queste pagine è come rubare da una borsa lo specchietto segreto di una donna in guerra e finalmente capire, dal proprio riflesso in un oggetto altrui, cosa è quella guerra e quella donna chi è. E chi potrebbe diventare domani. (Nuovo Quotidiano di Puglia)
 
19 luglio ore 22
 
 Da domani mi alzo presto di Simona Toma
 
«Milano era per me quell'attimo beato e irripetibile nella vita in cui si spalanca davanti a te tutta la meraviglia del mondo… E poi, all'improvviso, mi sono ritrovata depressa in pigiama e spalmata sul divano dei miei.» Michela ha fatto il grande salto. Dalla sua Piccola Città del Sud è arrivata a Milano piena di entusiasmo e aspettative. L'ha amata da subito e, quando ha trovato impiego in una famosa agenzia pubblicitaria e anche un fidanzato, ha pensato che tutto quello che voleva era esattamente lì e in quel momento. Peccato che ora, dopo nove anni di vita nella metropoli, le tocchi fare ritorno al paesello, senza lavoro e senza fidanzato. A trentasei anni, quasi trentasette, è comprensibile che non l'abbia presa bene. E che si trascini dal letto al divano di casa dei suoi, fumando una sigaretta dietro l'altra e nutrendosi solo di Lexotan, non fa pensare che possa riprendersi in fretta dalla batosta. Per fortuna però ci sono l'inarrestabile cugina Giulia - l'unica in famiglia con uno stipendio fisso, quello che le passa l'ex marito - e una bimbetta di dieci anni sbucata un giorno sul pianerottolo. Sguardo vispo e parlantina sciolta, ma un fardello troppo grande per la sua età, Aurora vive sola con il papà, un bell'uomo schivo e dai modi un po' formali. Sarà lei a riscuotere Michela dal suo torpore e, con la saggezza dei dieci anni, a farle capire che la vita ti regala di continuo nuove occasioni. Basta saperle cogliere.
 
20 luglio  ore 22
Andare per i luoghi della dieta mediterranea di Marino Niola ed Elisabetta Moro 
 
Ospiti della serata Andrea Carlino (docente all’Università di Ginevra) e Antonello Caporale (giornalista de Il Fatto quotidiano).
 
Convivialità, stagionalità, sostenibilità. Sono i segreti della dieta mediterranea. Uno stile di vita che ha conquistato il mondo. Scoperta negli anni Cinquanta tra Napoli e il Cilento da due scienziati americani. Fondata sugli alimenti-simbolo della triade mediterranea – cereali, olio e vino – questa dieta che non è una dieta combina felicemente eredità del mondo classico e tradizioni locali. Scopriamola nei suoi luoghi sacri: dalla Campania, con Amalfi e le acciughe di Cetara, o con Pozzuoli, regno dei frutti di mare, alla Puglia, con le orecchiette di grano arso di Tricase e con la pasta di mandorle di Lecce, dalla Lucania, con il suo pane antico, alla Sicilia, con i tonni di Favignana, le panelle di Palermo e gli arancini di Catania – oltre che in quegli autentici empori di tipicità che sono Napoli, Genova, Venezia.
 
Marino Niola è un antropologo della contemporaneità. Insegna Antropologia dei Simboli, Antropologia delle arti e della performance e Miti e riti della gastronomia contemporanea all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. È editorialista de «La Repubblica». Sul «Venerdì» di «Repubblica» cura la rubrica Miti d’oggi.
Collabora con «Le Nouvel Observateur», «Il caffè» di Locarno, «Il Mattino» di Napoli.
Dal 2008 al 2010 è stato presidente del Teatro Stabile di Napoli.
 
 
 
LOCANDINA IN ALLEGATO

Pubblicato il 06/07/2017


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