1979 - 2009 - cronaca dal passato...
Monastir nave fantasma
1979 – 2009 - 30 anni da quel tragico evento che per alcuni mesi cambiò il volto della marina e le abitudini di molti cittadini del basso Salento. Leuca fu riscoperta ed iniziò la frequentazione invernale di S. Maria di Leuca.
Ecco come andarono i fatti:
Novembre 1979: tardo pomeriggio, giornata di scirocco e forte mareggiata che riempiva l’ antico lungomare di schiuma e salsedine vaporizzata. Alcuni vecchi marinai del luogo avevano da poco terminato la classica partita a bocce usando i lati sterrati della strada come piste da gioco. Il mare sempre più minaccioso faceva intravedere in lontananza la sagoma di una nave in balia dei marosi seguita a poca distanza da un’ altra grossa nave senza luci di segnalazione.
Per chi da terra scorgeva le navi dondolare prede del mare in tempesta, lo spettacolo incantava non permettendo allo sguardo rapito di fissare altro se non le strane evoluzioni compiute da questi mostri d’acciaio. Ma all’improvviso accade qualcosa che cattura l’attenzione: una delle due sagome nere e precisamente quella senza luci cambia rotta, puntando decisamente verso gli scogli della marina di Leuca.
Prima increduli poi sempre più preoccupati, i vecchi marinai ed i curiosi presenti sul lungomare iniziarono ad urlare per tentare di avvisare l’equipaggio della nave - che sembrava ignaro dell’accadimento - l’incombente pericolo cui stava andando incontro. Ma nessun segnale giungeva dalla sagoma nera, sempre più vicina e minacciosa con la sua prua puntata dritta sul lungomare di Leuca.
Segnali, urla, imprecazioni e stupore poi un tonfo sordo e rumore di lamiere stridenti sugli scogli. La Monastir si era adagiata su un fianco alla destra della spiaggetta del Terminal. Se solo il mare l’avesse portata a naufragare 30 metri più a sinistra , si sarebbe potuta schiantare direttamente contro l’ albergo. La fortuna, il caso, il mare…avevano schivato una vera e propria tragedia.
La nave fantasma che era al traino dell’altra imbarcazione, quella con le luci, diretta verso la sua fine cioè un cantiere di demolizione, decise di terminare i suoi giorni sugli scogli di Leuca regalando per alcuni mesi a migliaia di curiosi un’insolito panorama tra punta Meliso e punta Ristola.
Toni De Veglia
Pubblicato il 17/01/2009