Leuca - Una piantumazione seguita da tante polemiche

14 giugno 2008 - via le tamerici e posto alle palme

SANTA MARIA DI LEUCA. Una piantumazione seguita dalle polemiche, quella dei cento esemplari di Washingtonia che oggi incorniciano il lungomare Cristoforo Colombo. Il progetto «100 palme per Leuca», promosso dalla commissione provinciale cultura presieduta dal consigliere Claudio Casciaro, fu finanziato con 60mila euro, di cui 8mila a carico della Provincia e gli altri da cinquanta comuni salentini, i cui nomi vennero ricordati proprio con targhe in pietra leccese e maiolica collocate accanto ai fusti.
   Non mancarono le polemiche sul taglio delle vecchie tamerici, risalenti ai primi anni '80, abbattute per far posto alle palme. Si trattava di alberi che affiancarono i vecchi olmi siberiani fatti piantumare nel 1972 dall’allora commissario prefettizio Negri. Al momento della sostituzione, a circa una settimana dalla visita del Papa, furono numerose le prese di posizione contro l’operazione (c’è chi si legò al tronco di una tamerice per evitarne il taglio). Tra queste, quelle del ricercatore Oreste Caroppo, di Italia Nostra sezione Sud Salento, della Pro Loco di Leuca, di Legambiente Capo di Leuca e del Cstsa di Supersano. La richiesta unanime era di lasciare le tamerici al loro posto, perché molti vedevano in quest’opera la trasformazione di un lungomare salentino in un viale in stile «californiano». Forti dubbi vennero espressi sulla capacità delle palme di attecchire. I tecnici comunali e lo stesso Casciaro rassicurarono sulla tenuta degli alberi e sulla resistenza al punteruolo rosso, l’insetto che distrugge proprio questa specie di palmizi. Ora l’ennesimo capitolo con la polemica che si ripete per lo stato di conservazione, seguita dalle rassicurazioni sull'immediata sostituzione degli alberi ormai secchi. 
 
 
  mauro ciardo
 
  
 

Pubblicato il 01/04/2009


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