Leuca - Tassa Tarsu, la società Porto Turistico contesta

Pagano la tassa ma scatta il ricorso in Cassazione

SANTA MARIA DI LEUCA LA SOCIETÀ «PORTO TURISTICO» RICORRE IN CASSAZIONE


«Tarsu eccessiva paghiamo ma contestiamo»

 

 
Leuca - «Ricorreremo in Cassazione perché le somme Tarsu non sono corrette». Il presidente della società Porto Turistico che ha in concessione l’area portuale, Flavio De Veglia, interviene dopo la bocciatura da parte della commissione tributaria di Bari dei ricorsi contro le cartelle esattoriali dal 2000 al 2004. La società mista, a cui partecipa il Comune di Castrignano del Capo con il 49 per cento, è stata chiamata a pagare dallo stesso Comune una cifra di poco inferiore ai 250 mila euro, relativa allo smaltimento dei rifiuti sulle aree concesse. Una somma esagerata, secondo la Porto Turistico difesa dagli avvocati Valeria Pellegrino e Giuseppe Tinelli, che non terrebbe conto delle aree inutilizzate.
   «Voglio precisare innanzitutto che noi non ci siamo mai tirati indietro dal pagamento delle somme - ha commentato De Veglia - anzi dallo scorso mese di novembre abbiamo iniziato a versare, in modo dilazionato, quello che ci viene chiesto. Resta il fatto che non siamo per nulla d’accordo con la somma quantificata - aggiunge - perché viene applicata la stessa tariffa anche per le aree del cosiddetto “parcheggio”, che restano deserte per undici mesi all’anno e sono destinate ad accogliere servizi. Il Comune - stigmatizza - deve dimostrare che quella superficie produce rifiuti per dodici mesi all’anno».
   L’area definita “parcheggio” si trova a ridosso del lungomare Cristoforo Colombo e occupa una parte consistente della zona ricevuta in concessione per cinquant'anni. Qui è prevista la collocazione di attrezzature a servizio della nautica da diporto, come locali commerciali e aree relax con panchine. «Noi potremmo pagare la Tarsu per questa zona solo quando le opere saranno completate, non quando le superfici sono inutilizzate - sostiene il presidente della società mista - se la Cassazione ci darà ragione qualcuno dovrà farsi carico di restituirci ciò che stiamo pagando, se avremo torto allora vorrà dire che dove le superfici restano inutilizzate - conclude - la Tarsu va pagata sempre e comunque».  

m.c.
 
 
  
  
   
 


Pubblicato il 16/05/2009


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