Gemellaggio a cura dell'associazione "Salento da vivere"
SCAMBIO CULTURALE CON IL LARIO
Capo di Leuca e Comasco gemellati nel segno dei fari
SANTA MARIA DI LEUCA. Nord e Sud d’Italia uniti nel nome dei fari. È stato avviato un gemellaggio culturale tra il Lario, la zona che comprende i comuni del Lago di Como, e il Salento, promosso dalle associazioni «Salento da vivere», che riunisce 2500 salentini residenti nel Comasco, e Pro Brunate. I due estremi della Penisola puntano a un patto per la promozione dei rispettivi territori, scoprendo di avere tanti elementi in comune.
A partire dai fari, quello di San Maurizio, frazione del comune di Brunate, che domina il lago di Como e il confine con la Svizzera con i suoi 906 metri di altitudine, e quello di Santa Maria di Leuca, che illumina la punta del Tacco. Proprio dai due fari prende spunto un gemellaggio che si svolgerà tra Como e Brunate a metà maggio. In programma c'è la realizzazione di un cortometraggio sui due fari, film, concerti, mercatini di prodotti tipici e una mostra di fotografie dei fari italiani ed europei. Nel corso della prossima estate, le associazioni lariane contraccambieranno la visita, partecipando a un’iniziativa che sarà organizzata nel Capo di Leuca. Ma le curiosità non si limitano ai monumenti ottici di archeologia i n d u s t r i a l e.
Una riguarda l’organo della parrocchia di San Nicola Magno di Salve, il più antico esistente in provincia di Lecce, realizzato nel 1628 dal maestro Giovan Battista Olgiati di Como. Poi ancora il mosaico della cattedrale di Otranto riproposto nella casa della scrittrice Maria Corti a Pellio Intelvi, tra il Lario e il Ceresio (lago di Lugano), per toccare infine i riti comuni del Carnevale. Nel Salento viene bruciata la «Caremma», del tutto identica alla «Giubiana» della Brianza (parte meridionale delle province di Como e Lecco). (m.c.)
Pubblicato il 21/02/2009