E' la volta dell'On. A . Lia
Sembra aver risvegliato molti politici la vicenda della S.S. 275. Non passa giorno che qualche onorevole, assessore, consigliere provinciale e regionale dica la sua.
Oggi è la volta dell'On. Antonio Lia.
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L’On. Antonio Lia interviene sui finanziamenti CIPE alla Maglie-Leuca
“Mi stupisce tutta questa euforia per il decreto anti crisi varato dal Governo Berlusconi. Comprendo l’entusiasmo del Ministro Fitto che certamente avrà sudato cento camice per far includerealcune manutenzioni in Puglia e il completamento della Scorrano-Leuca. Ma non comprendo le parole del Presidente della Provincia Giovanni Pellegrino quando afferma con grande entusiasmo che i 136 milioni rilanceranno il turismo e lo sviluppo economico della parte meridionale della Provincia. Vorrei ricordare al Presidente Pellegrino che il turismo del Capo di Leuca, se a questa parte meridionale della Provincia si riferisce, c’è già: grazie ai Sindaci delle zone costiere che con grande attenzione e sacrifici economici ma anche con il coinvolgimento dei cittadini riescono a tenere pulite le coste e un mare che è tra i più puliti, limpidi e belli del mondo e grazie anche a quei Sindaci dei Comuni dell’entro terra che stanno ristrutturando i centri storici, i beni e monumenti culturali, l’ambiente,il controllo del territorio;cose queste che fanno turismo e sviluppo ma in questo, caro Presidente, non basta e non centra la Scorrano-Leuca per lo sviluppo economico del Capo di Leuca. Un Capo di Leuca, vorrei ricordare, che da solo è riuscito a svilupparsi grazie alla tenacia degli artigiani, degli agricoltori che, anche se con difficoltà, hanno continuato a coltivare terreni che purtroppo non danno più la possibilità neanche del sostegno quotidiano, con l’attivismo di piccoli operatori del turismo, con il pesce buono e fresco che ancora qui da noi si riesce a trovare grazie ai tanti pescatori che ancora resistono in questa faticosa attività. Il Capo di Leuca non può più essere meta di turisti della domenica o dei leccesi e baresi del fine settimana che grazie ad una strada più veloce possono fiondarsi senza perdere molto tempo, fino a Finibus Terrae. La parte meridionale della Provincia, come tu la chiami, ha bisogno d’altro, forse non sai che qui si è costruita una rete di servizi e di circuiti culturali e gastronomici che non possono essere sfasciati da una strada veloce che serve solo a consentire e servire baresi e leccesi a raggiungere le nostre marine velocemente. Il nostro, quello che abbiamo costruito, è il turismo della lentezza, della calma e della riflessione; la nostra è una terra gentile che deve essere amata, aggredita con dolcezza e conosciuta a piccoli passi, con rispetto e capacità di comprendere tutti i suoi infiniti aspetti. Al punto in cui siamo lasciateci completare la costruzione di questo lembo di terra dal basso come vogliono i cittadini di questa terra, non quelli legati a carrozzoni politici o ad interessi di parte ma quelli che hanno sempre voluto bene a questa terra e non hanno mai sentito il bisogno di abbandonarla per trasferirsi in città più comode e attraenti. Parliamo di sviluppo vero per il Capo di Leuca, già preso in giro dagli Acquaviva, te lo ricordi?, con progetti inutili e faraonici come quel Sud Salento che tanto ha entusiasmato animi innocenti ma ha tanto deluso i “capuani” nel non vedere costruire neanche un granello di sabbia di tanto progetto. Ma noi, Presidente, siamo coriacei e non ci perdiamo d’animo. Abbiamo ripreso a camminare piano piano, con calma guardando alle cose che, con realismo, potevamo fare. Devo dire che a questo territorio è venuto incontro un progetto europeo, il LEADER, che ha saputo con la collaborazione dei cittadini sviluppare dal basso questo territorio. Ti prego,vi prego,non sfasciatecelo. Abbiamo costruito un sistema, un’isola nella quale abbiamo messo insieme tante ricchezze e il convegno sul tesoretto del Salento lo ha dimostrato ampiamente. Siamo, scusami, un poco più avanti di chi pensa ancora ad un Capo di Leuca bisognoso di qualche aiuto clientelare, noi abbiamo bisogno di entrare nel sistema europeo, non in quello provinciale; più della Scorrano-Leuca abbiamo bisogno di un aeroporto nel Salento, per accorciare le distanze dall’Italia, dall’Europa e dal mondo, abbiamo bisogno di una ferrovia seria, decente, pulita e con una vera alta velocità che consenta a chi vuole venire da noi in treno dal nord o dall’Europa di poterlo fare con treni puliti, sicuri e veloci. Abbiamo bisogno, Presidente, anche di altro, ma dateci questo. L’altro, sapremo noi come svilupparlo. Ti ringrazio per avermi dato lo spunto di dire con la mia solita passione ciò che noi vogliamo. Ti stimo sempre con amicizia".
Antonio Lia
Pubblicato il 11/03/2009