Leuca: statale 275 - Adsl - trasporti

la Pro Loco si appella ai politici

UN BASSO SALENTO SEMPRE PIU’ EMERGINATO E ABBANDONATO
I suoi politici sempre più assenti e latitanti

Se ci sei, batti un colpo. Questo atto di presenza lo devono dare tutti quei soggetti politici e istituzionali che, quando erano all’opposizione, hanno lottato, al pari di tanta parte della società civile del Capo di Leuca, ma che, ora che stanno al potere, hanno perso la passione di una volta, hanno dimenticato gli impegni assunti.
Il nostro carissimo On.  Ministro Fitto, che pur ha avuto l’incarico di favorire i processi di sviluppo delle Regioni d’Italia, sembra si sia dimenticato della sua terra, di quel Basso Salento, che langue nell’abbandono e nel sottosviluppo. La piccola imprenditoria locale con il suo entusiasmo in proporzione inversa alle scarse disponibilità finanziarie, vive nell’amara constatazione che gli sforzi fatti siano insufficienti a sconfiggere il golia dell’indifferenza e dell’abbandono. Per far decollare il turismo, l’artigianato, la micro e media imprenditorialità locale mancano le infrastrutture.
La prima infrastruttura che aspettiamo ormai da decenni e che pensavamo, dopo aver superato le pastoie burocratiche e le tenaci opposizioni, dovesse essere cantierizzata  proprio da questo governo che, quando ancora non era governo, si mise a fianco della gente del Capo di Leuca per  una lotta comune. Ci riferiamo alla statale 275, sulla quale si è scritto molto, si è discusso ancora di più, ma per la quale non si è mosso un soldo. E tutto rimane fermo, come sempre. Gli unici a far sentire la loro voce di protesta per lo stallo in cui si trova un’opera che doveva iniziare da diverso tempo, ma che rimane ancora al palo, sono stati il Difensore Civico della Provincia di Lecce, un autentico democristiano di una volta, l’onorevole emerito Giacinto Urso.
Ma la questione ancora irrisolta della 275 è il segno  macroscopico di un abbandono più pervasivo che riguarda altri tipi di infrastrutture che consentirebbero ad una terra a vocazione turistica di avere più chance sul mercato e dare un’offerta ad una domanda sempre più esigente, più qualificata e competitiva. E Leuca, che pur ha un porto turistico e peschereccio tra i più importanti e frequentati del Salento non può offrire, per l’incuria delle istituzioni, servizi essenziali ed ormai indispensabili per un località turistica che voglia e possa essere presentabile sul mercato del turismo. Non solo manca di una viabilità terrestre al passo con i tempi su gomma e su ferrovia ( una Sud Est ancora da Far West che arriva arrancando a non pochi chilometri di distanza), ma è privata delle connessioni della viabilità dell’etere  proprie di una realtà sociale e culturale rappresentate oggi da Internet e dal digitale terrestre. Ebbene, per qualche metro di cavo in più, Leuca non ha ancora la connessione ADSL. E di questa carenza ne sentono il peso gli operatori turistici che non possono offrire al navigante che ha attraccato alla banchina del Porto turistico e si rivolge  al nostro sportello turistico   della Pro Loco sicuro di trovare quello che non ha potuto trovare nella darsena,  per constatare poi che non solo il porto, ma tutto il territorio è privato di questo indispensabile servizio.
Un’altra carenza che vediamo e viviamo  come un fattore di deprivazione e scarsa competitività  è la mancanza del digitale terrestre, proprio mentre anche piccole comunità rurali ne sono dotate.
Chiediamo, allora, a chi è preposto al governo del territorio e che per questo ha avuto un largo consenso  e atto di fiducia da parte di gran parte della gente del Capo di Leuca nell’ultimo passaggio elettorale, che, loro uomini del Sud, di questo estremo Sud, comincino a sentirsi tali e ad agire di conseguenza, se si vuole mantenere ancora quel patto fiduciario che ha originato la  loro rappresentanza in ambito politico e istituzionale.

 Pro Loco Leuca


Pubblicato il 21/01/2009


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