Leuca - Senza La Spina de Rizzu non è estate.

di Giovanni Monteduro

 
 
Senza La Spina de Rizzu non è estate.
 
di Giovanni Monteduro
 
"È ssuta la Spina de Rizzu?". Era questo il mantra di ogni agosto. L'attesa di leggere la Spina, la sua satira pungente e critica, mai volgare e sempre costruttiva. Come tutta la satira con la "S" maiuscola. Per me la Spina ha anche un altro valore. Da piccolo iniziai a leggere proprio con la Spina de Rizzu. Ricordo ancora quando mio nonno mi diceva <<Giovanni, prima di uscire dobbiamo leggere. Ricordi la promessa? >>. E così prendeva la Spina... <<"Che lettera è questa?" - È una "esse"... "E questa?" - È una "pi" nonno....>>, e così via, ogni santo giorno, prima di "scendere" sul lungomare. Poi passammo alle parole, quelle da "leggere per intero senza pausa" ...e alla lettura delle frasi con commento a seguire. "Bhe, cosa hai capito?". Grazie Toni De Veglia per aver inserito il mio articolo (sperando si possa ritornare a parlare concretamente di Ambiente e Territorio come risorsa da valorizzare e non da stuprare, e che si possa recuperare quel "villaggio rupestre" nel cuore del canalone), ma grazie soprattutto per avermi fatto ricordare le estati leucane, il nonno, le mie prime letture e i suoi ultimi anni, quando ero io a dover leggere gli articoli a lui perché aveva perso quasi totalmente la vista. "Giovanni l'ha cattata la Spina de Rizzu?... Cci dicene de l'amministrazione quannu?....". E così, come da piccolo, mi sedevo accanto e iniziavo a leggere. Un bel salto nei ricordi.

Pubblicato il 09/08/2018


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