Leuca - Seccano le palme del Papa

Il Sindaco rassicura: quelle morte saranno sostiuite

 Seccano le palme piantate in occasione della visita del S. Padre


 

SANTA MARIA DI LEUCA. Seccano le palme del Papa e An tuona contro il sindaco. Arriva da Francesco De Nuccio, esponente del circolo di Alleanza nazionale di Castrignano del Capo, una protesta sull'incuria e il degrado che caratterizzano il lungomare Cristoforo Colombo.
   La sostituzione delle vecchie tamerici con le palme suscitò da subito polemiche e perplessità (ne riferiamo in altro articolo ), che ora sembrano trovare conferma.
   Ma torniamo ad An: «Chissà cosa penseranno i cittadini di quei tanti comuni che hanno contribuito all’acquisto delle palme di Leuca in occasione della visita del Papa - chiede De Nuccio - a meno di un anno dalla loro messa a dimora il pessimo stato in cui versano grida vendetta. Forse è tecnicamente presto per dire se attecchiranno o meno - aggiunge - è certo però, che la resa estetica di quelle palme ha tradito le aspettative di chi sperava che la visita del Pontefice (il 14 giugno scorso, ndc) avrebbe offerto un’occasione unica per avviare il restyling della marina di Leuca». La protesta non si limita alle palme, ma si estende alle condizioni delle maioliche che, incastonate in lastre di pietra, ricordano i comuni salentini che hanno donato gli esemplari di Washingtonia. «A nulla sono serviti gli appelli a fissarle al suolo o a incastonarle nel basolato - lamenta De Nuccio - con il risultato che alcune lastre sono scomparse, altre sono state scheggiate, smussate e frantumate, e i cocci continuano a dimostrare l’insipienza di chi amministra».
   Pronta la replica del sindaco, Antonio Ferraro. «Da diverso tempo era stata già programmata la potatura delle palme tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile - precisa il primo cittadino - le palme secche sono esattamente due e secondo il contratto sarà la stessa ditta fornitrice a provvedere alla loro sostituzione gratuita con nuovi esemplari, quindi - aggiunge - il compito spetta al vivaista. Riguardo alle maioliche - continua Ferraro - le rimuoveremo tutte e le salvaguarderemo in un posto protetto, in attesa di procedere alla pavimentazione del lungomare, dove saranno incastonate. Purtroppo - conclude - in questi ultimi mesi sono state oggetto di numerosi atti vandalici».

mauro ciardo


Pubblicato il 01/04/2009


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