Leuca - S.S. 275 si riunisce il comitato del SI

Pronti al referendum

S. MARIA DI LEUCA IERI IL COORDINAMENTO DEGLI AMMINISTRATORI FAVOREVOLI ANCHE AL TRATTO FINALE DEL PROGETTO
  Statale 275, il fronte del sì rilancia «Siamo pronti al referendum» 
  «Se i ricorsi fermeranno l’opera, parola alla popolazione» 

 SANTA MARIA DI LEUCA. «Siamo pronti al referendum perché le popolazioni sono stanche di aspettare la nuova 275, e anche il Cipe è pronto alla battaglia legale».  Si è svolto ieri mattina nell’hotel Terminal il coordinamento dei sindaci del Sud Salento, amministratori provinciali e associazioni del Capo di Leuca favorevoli alla realizzazione del progetto di ammodernamento della statale a quattro corsie Maglie-Leuca. 
Una risposta del «fronte del sì» alle tante prese di posizione della Regione, dei gruppi di centrosinistra e del mondo ambientalista registrate in questi giorni, culminate in due ricorsi presentati da Regione e Comune di Alessano contro la delibera del Cipe che finanzia il progetto che prevede un intervento «pesante» a livello ambientale e paesaggistico anche nel tratto finale della strada. Assenti, invece, gli amministratori dei centri che giudicano troppo invasivo l’ultimo tratto del tracciato. Al tavolo, accanto a Silvano Macculi, assessore al bilancio della Provincia e vicesindaco di Botrugno, e Biagio Ciardo, capogruppo del Pdl a palazzo dei Celestini e consigliere del Capo di Leuca, diversi primi cittadini tra cui Antonio Ferraro di Castrignano del Capo, Eusebio Ferraro di Montesano Salentino, Ippazio Antonio Morciano di Tiggiano, Biagio Cazzato di Corsano, Giuseppe Fracasso di Nociglia, insieme ad altri rappresentanti dei vari comuni toccati dalla statale. Oggetto del contendere, la realizzazione di tre opere nel tratto finale che va da San Dana a Leuca. Si tratta del viadotto di San Dana, del ponte tra Gagliano e Salignano e della rotatoria finale di Leuca. 
«Riguardo alla rotatoria – ha spiegato Macculi – non fa altro che inserirsi in una rete viaria già esistente che collega con la statale 274 e con lo svincolo per Gagliano; per il ponte di Salignano l’Anas è già pronta a modificare il progetto in corso d’opera creando un passaggio a raso e un attraversamento con sottopasso. Quello che tutti devono capire è che non si può cambiare il tracciato, ma si possono apportare modifiche. Se il ricorso presentato dalla Regione verrà accolto, la strada non si farà più e il Capo di Leuca sarà tagliato fuori per scelte illogiche e irresponsabili di quanti, ambientalisti dell’ultima ora, forse non hanno mai visitato questi luoghi ma parlano dopo decisioni prese a tavolino».  Applauditissimo l’intervento di Antonio Ferraro, sul cui territorio rotola la patata bollente del tratto finale, che ha chiesto di porre la prima pietra a partire da Leuca e chiamare la strada «Leuca-Maglie».   
«Basta – ha tuonato dal pubblico Vincenzo Corina – direttore della filiale leucana della banca Popolare pugliese – siamo stanchi di quindici anni di attesa. Qui c’è una volontà precisa di lasciare fuori un territorio che qualitativamente crea più appeal del resto del Salento». Tutto questo mentre Macculi si dichiarava pronto a organizzare un referendum, qualora la situazione non si sbloccasse.  «I sindaci si vogliono riappropriare dell’argomento – è stato il commento di Ciardo – perchè la realizzazione della 275 è espressione della volontà popolare. Da qui nasce la proposta di un referendum se il ricorso della Regione dovesse essere accolto, mentre è notizia di oggi che anche il Cipe sarebbe intenzionato a un controricorso, visto che viene messa in discussione una propria delibera».

mauro ciardo


Pubblicato il 21/03/2010


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