Leuca - S.S. 275 - Si cerca l'accordo sull'ultimo tratto

L'avvocatura di Stato chiede l'avvio di un dialogo per non perdere i finanziamenti

ASFALTO E AMBIENTE - L’AVVOCATURA DELLO STATO, CHE RAPPRESENTA CIPE E ANAS, CHIEDE L’AVVIO DI UN DIALOGO IMMEDIATO PER EVITARE LA PERDITA DEI FINANZIAMENTI


  «Un accordo sull’ultimo tratto della 275» -   «Regione e Provincia trovino il modo di mettere al sicuro un’opera che ha il consenso delle comunità»

 

di  MAURO CIARDO


Leuca -  «Il ricorso della Regione sulla 275 allunga i tempi con il rischio di perdere i finanziamenti, si trovi l’accordo prima   che sia troppo tardi».  Dall’avvocatra distrettuale dello Stato di Lecce interviene il   legale Antonio Livio Tarentini, che in sede di giudizio amministrativo sull’ammodernamento della Maglie-Leuca rappresenta Cipe e Anas.  Il suo è un invito a Regione e   Provincia a trovare in tempo strettissimi un accordo su come realizzare l’ultimo tratto della statale tra San Dana e Leuca, ferma restando l’intoccabilità del tracciato integrale   di 39 chilometri. Proprio sul tratto finale è stato presentato un appello al Consiglio di Stato da parte di via Capruzzi, dopo la bocciatura al Tar di Lecce di sei   ricorsi presentati dalla stessa Regione, dal Comune di Alessano e da un gruppo di associazioni ambientaliste, contrari a un viadotto all’altezza di San Dana, un ponte a Salignano e una maxi-rotatoria a Leuca per l’innesto con la statale 274. «Il Consiglio di Stato ha già dato il suo indirizzo, quando ha confermato l’intero tracciato del progetto fino a Leuca e rimandando al Tar la decisione sul tratto finale», commenta Tarentini, «ora l’appello della Regione non fa altro che ritardare ulteriormente l’af fidamento dei lavori, con grande pericolo per il mantenimento dei fondi. Allo stato attuale i soldi destinati dal Comitato in   terministeriale per la programmazione economica pe per la statale 275 ci sono tutti, ma nulla esclude che dopo nove anni di attesa in una futura riunione interministeriale le somme vengano destinate altrove, su opere che devono avere il necessario finanziamento».  Poi la «strigliata» agli enti locali: «Regione e Provincia trovino subito l’accordo su un’eventuale modifica del tratto finale; non sta a noi entrare nel merito di una discussione politica ma è necessario stimolare la ripresa del dialogo istituzionale per sbloccare un’opera che ha il consenso delle comunità del Sud Salento».
 


Pubblicato il 05/10/2010


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