Intervento del Sindaco: non basta la Colonia Scarciglia per il decollo di Leuca
CASTRIGNANO INTERVIENE IL SINDACO FERRARO
«Non solo colonia Scarciglia per il decollo di Leuca è necessario creare una rete di strutture»
SANTA MARIA DI LEUCA. «Lo sviluppo di Leuca non è legato solo alla Scarciglia ma a una rete di strutture che permettano di allungare le vacanze». Ne è convinto il sindaco di Castrignano del Capo, Antonio Ferraro. Il primo cittadino commenta l’esito della vicenda giudiziaria sull'ex colonia antitubercolare, ubicata sull'istmo di Punta Meliso.
Dopo un sequestro durato quattro anni, pochi giorni fa c'è stata l’assoluzione per quattro tecnici indagati per abusivismo e il dissequestro della struttura. Per la riqualificazione dell’area e dell’edificio scolastico retrostante, la società Apuliae guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Quarta, che raggruppa un’associazione temporanea di imprese in cui è socio di maggioranza la Imsi del finanziere Roberto Colaninno, aveva presentato un progetto per la realizzazione di un albergo di lusso e un centro benessere. Tolti i sigilli, Colaninno sarebbe pronto a confermare il proprio investimento. «Conosciamo la volontà di Colaninno di investire nell’edilizia a Leuca - premette Ferraro - ed è nostra intenzione risolvere tutti i problemi legati all’approvazione di opere che possano rilanciare questa località, che ha tantissimo da offrire grazie alla sua posizione privilegiata nel Mediterraneo. Non appena sarà risolta la controversia tra Provincia e Demanio sull'appartenenza delle aree della Scarciglia - aggiunge - vorremmo che si recuperasse quanto prima quello che agli occhi di tutti è uno scempio (il riferimento è al cantiere abbandonato dopo il sequestro, con impalcature cadenti ed erbacce dappertutto, ndc). Sul piano generale l’albergo a cinque stelle e il centro benessere arricchiscono Leuca - osserva Ferraro - ma questa sarebbe una soluzione parziale a un problema più grande, che riguarda la realizzazione di strutture in grado di consentire ai turisti un soggiorno più lungo nelle nostre località. Tutto questo passa anche attraverso il via libera a strutture in grado di permettere un accesso più agevole al litorale, penso ai lidi balneari che però spesso vengono osteggiati. fermo restando che proponiamo una concezione di turismo che non è solo quella di un’industria per fare soldi - conclude - ma di qualcosa legato alla cultura e alle tradizioni del territorio, che devono essere valorizzate anche in funzione turistica».
mauro ciardo
Pubblicato il 29/03/2009