Leuca - Maledetta primavera ... I cattivi pensieri di Meliso

Maledetta primavera…

I cattivi pensieri di Meliso

 

“…che fretta c'era 
maledetta primavera, 
che fretta c'era …”

 

Recita così una canzonetta e per Leuca questa sembra proprio essere la solita “maledetta” primavera.

Ricapitolando:

Lavori che “covano” sotto la cenere (lido in zona Torre Marchello e sulla scogliera tra i già esistenti lidi sul lungomare C. Colombo).

Lavori di consolidamento della costa in zona Ristola (ma occorre scavare tanto per rafforzare la zona oltretutto gettando in mare il materiale???)  

Lavori (ancora non iniziati e sarebbe ora) della Bagnarola della Villa Meridiana.

Mettiamoci anche

I cantieri in zona “Terrazze” e le Terrazze stesse, eterne incompiute

Lo scempio della ex - colonia Scarciglia

I cantieri in piazza Savoia

E non  parlariamo di manutenzione:

La passerella a mare in zona porto?

Le pessime condizioni del manto stradale di quasi tutte le strade di Leuca?

Lo scempio della “zona deposito” del porto turistico in bella vista dal lungomare C. Colombo?

 Lo scempio di piazza Asti … da anni  “Teatro” solo di parcheggi selvaggi?

 Il “belvedere” di punta Ristola?

Si obietterà che presto sarà inaugurata l’illuminazione artistica della Cascata monumentale e  ritornerà Ville in Festa (con l’ennesimo lungo, ripetitivo, mai attuato programma “lenzuolo”. P.S. ma voi … avete mai visto artisti nel famoso “vicolo degli artisti”???! )

verrebbe da rispondere, restando nel banale, che   … “una rondine non fa primavera” …!

Con la stagione estiva alle porte, Leuca ha la puntuale e costante prerogativa di farsi trovare impreparata e priva di idee. Un immobilismo che andrebbe analizzato, studiato, approfondito (magari dalla nuova associazione UNITI PER LEUCA) e preso come esempio da non seguire in qualsiasi altra località “turistica” degna di questo nome. La bellezza del paesaggio, l’unicità del suo mare, le sue Ville, la scogliera, andrebbero salvaguardate e valorizzate e dispiace essere qui, per l’ennesima volta ad elencare e denunciare cronici ritardi e mancanze.

Ma poi arriveranno i turisti, abbagliati dall’incanto del luogo e basterà (secondo molti, purtroppo) una semplice gita in barca per far finta di dimenticare  e rimettere “sotto il tappeto”  i tanti problemi della marina di “Finibus Terrae”.

 

Meliso

 


Pubblicato il 28/03/2015


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