Leuca, le indagini sul crollo a scuola: autopsia e nuovi accertamenti

Leuca, le indagini sul crollo a scuola:
autopsia e nuovi accertamenti
 
fonte:quotidianodipuglia.it
 
Gli accertamenti da fare sono complessi. Ecco perché la Procura intende procedere con i piedi di piombo. Nessun passo affrettato nell’inchiesta sulla morte di Francesco Panzarino, l’operaio di 58 anni di Bitonto morto in seguito al crollo del solaio nel cantiere in cui stava lavorando lunedì mattina. Il sostituto procuratore Massimiliano Carducci, titolare dell’inchiesta, ieri era in attesa delle relazioni dei carabinieri della stazione di Castrignano del Capo e dello Spesal, il Servizio per la prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, i cui ispettori, poche ore dopo il crollo, hanno effettuato un lungo e approfondito sopralluogo nel cantiere. Solo in seguito il magistrato deciderà se iscrivere qualcuno nel registro degli indagati. Una decisione, in questa fase dell’inchiesta, che appare più che altro come una forma di garanzia nei confronti degli stessi futuri indagati, che potranno nominare un consulente di parte ed effettuare tutti gli accertamenti che riterranno utili. Il fascicolo, tuttora a carico di ignoti, ipotizza il reato di omicidio colposo.
 
È proprio in vista dei cosiddetti accertamenti irripetibili che il pm sta attendendo le relazioni degli investigatori. C’è da eseguire l’autopsia sul corpo della vittima, che si trova ancora nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. È probabile che l’incarico al medico legale verrà conferito questa mattina, e che l’esame si svolgerà in giornata. Non è escluso che lo stesso magistrato disponga ulteriori accertamenti nell’area del cantiere. Dopo l’esame medico-legale, il corpo verrà restituito alla famiglia, per i funerali.
 
Sono numerosi gli interrogativi sorti dopo il crollo nel cantiere. Il primo riguarda l’utilizzo delle misure di sicurezza da parte degli operai: alcuni soccorritori avrebbero spiegato che accanto al corpo di Panzarino non c’era alcun casco di protezione. Se così fosse, resterebbe da capire se indossarlo gli avrebbe salvato la vita. Così come sarà necessario approfondire il tipo di lavori che i tre operai stavano facendo all’interno della ex scuola: sembra che il crollo del solaio sia stato provocato da non meglio precisati interventi su un muro portante: venuto a mancare il sostegno di quest’ultimo, il soffitto è collassato improvvisamente, coprendo sotto quasi un metro di macerie il corpo dello sfortunato operaio.
 
 
 
 

Pubblicato il 26/08/2015


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