Leuca - il FAI pronto a salvare l'antica bagnarola

La struttura entra a far parte dei

LEUCA -  LA STRUTTURA CHE RISCHIA DI CROLLARE INSERITA TRA I LUOGHI DEL CUORE DEL FONDO
  Il Fai pronto a salvare l’antica bagnarola 


SANTA MARIA DI LEUCA - La bagnarola da salvare entra a far parte dei «luoghi del cuore» del Fai.  Grazie all’iniziativa promossa dal circolo culturale La Ristola, diretto da padre Antonio Corrado Morciano, e dal sito Leucaweb.it, una delle caratteristiche bagnarole in conci di tufo che rendono unico il waterfront leucano è finita sotto l’ala protettrice del Fondo italiano per l’ambiente.  La struttura, che grazie a una inchiesta de La Gazzetta del Mezzogiorno si è scoperto sia stata costruita nel 1925 dalla famiglia Rizzo di Presicce, è di proprietà demaniale. Purtroppo l’erosione del mare ne mette a rischio la stabilità e ora si chiede di evitare il crollo. In passato gli organizzatori hanno anche dato vita a una petizione popolare inviata all’Amministrazione Comunale.  «Senza avere risposta – sostengono i promotori dell’iniziativa - abbiamo continuato a lavorare in silenzio, cercando e trovando appoggio morale da parte di amici e aiuto concreto da parte di esperti. L’intervento dell’architetto Daniela Cavallo, che si occupa di restauro ed architettura del paesaggio all’Università di Verona,ha portato alla preparazione di un dossier molto dettagliato presentato a Roma. L’interesse che il circolo culturale La Ristola e Leucaweb portano avanti non vuole essere fine a se stesso – aggiungono - perché la salvaguardia di un simbolo e di un pezzo di storia di Leuca si spera possa servire a portare in primo piano l’attenzione per latutela dell’intera costa del Capo di Leuca. Ci auguriamo che la spinta definitiva possa arrivare dalla costituzione del nuovo parco naturalistico “Otranto – Leuca” e dal maggior coinvolgimento a livello provinciale e regionalesulle politiche del turismo e della salvaguardia del territorio».   Da qui l’adesione all’iniziativa del Fai, dove si può sostenere la causa leucana cliccando sul sito www.iluoghidelcuore.it.

 

mauro  ciardo 


Pubblicato il 27/06/2010


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