Leuca - Gran lavoro per la Guardia Costiera

Multe e rispetto delle norme della pesca

LEUCA CONTROLLI SERRATI DELLA GUARDIA COSTIERA. INTERROTTA LA GITA IN MARE


Il natante non è in regola i turisti costretti a sbarcare

Multe e diffide. Nella lente pure il rispetto delle norme della pesca

 


SANTA MARIA DI LEUCA. La Guardia costiera conclude un’azione all’interno del porto con un sequestro e multe per oltre 4mila euro. Gli uomini dell’Ufficio locale marittimo, diretto dal maresciallo Pasquale Di Giuseppe, dipendenti dalla capitaneria di porto di Gallipoli, hanno avviato una serie di controlli alle imbarcazioni da pesca, ai mezzi da diporto e ai natanti destinati alle escursioni turistiche, passando al setaccio pescato, dotazioni di bordo e documentazione in materia di sicurezza.   Durante il controllo di due grossi pescherecci, appartenenti alla marineria di Castellammare di Stabia, è emersa la violazione delle disposizioni della capitaneria jonica, che vietano l’ormeggio e il transito sul terzo braccio del porto, considerato inagibile a seguito di violenti mareggiate. Sei i verbali comminati, per un totale di 4.550 euro. Nulla da dire sulle due tonnellate di pescato. In questi giorni i controlli sono stati intensificati per l’afflusso dei pescherecci provenienti da Sicilia e Campania, che nelle nostre acque praticano la pesca con il cosiddetto «cianciolo», una rete di grandi dimensioni per catturare ricciole, tonni e palamite. Data la considerevole quantità di pesce catturato a “calata”, è fondamentale un’attenta attività preventiva e repressiva della Guardia costiera per scoraggiare comportamenti contrari alle vigenti norme: la pesca sottocosta, l’utilizzo di reti con maglie inferiori ai 14 millimetri, la cattura di taglie sottomisura o il mancato rispetto della «quota tonno rosso» attribuita dal Ministero a ciascuno dei pescherecci. 
Una barca destinata al trasporto di passeggeri è stata invece sequestrata domenica, mentre era in mare con un carico di turisti a bordo. Non era stata sottoposta alle verifiche di sicurezza previste dalla legge. I turisti sono stati sbarcati e per la barca è scattato il fermo. Altre 38 diffide sono partite nei confronti di un gruppo di diportisti che aveva attraccato alla banchina del secondo braccio destinato alle unità da pesca e che è stato invitato a trasferirsi. 
 
 fonte: gazzetta del mezzogiorno
 
 
  
 


Pubblicato il 26/05/2009


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