Giuliano - Leuca: terminate le riprese del film di Edoardo Winspeare

In grazia di Dio, la vita al tempo di crisi
Winspeare: «Film duro, ma di speranza»
Concluse le riprese della prima pellicola ecologica
A chi ha partecipato un pacco pieno di prodotti
 
 
Leuca - Giungono al termine le riprese del primo film ecologico, girato in Puglia. Edoardo Winspeare ha da poco dato il via all’ultimo ciak per «In grazia di Dio». Un’altra storia ambienta in Salento per il regista di Depressa, così come accaduto in passato per «Pizzicata», «Sangue vivo» e «Galantuomini» (per quest’ultimo film Donatella Finocchiaro ha vinto il premio Marc'Aurelio d'argento come migliore interprete femminile del Festival Internazionale del Film di Roma nel 2008 ed ha ottenuto la nomination come attrice protagonista ai David di Donatello e ai Nastri d'argento).
Sul set del film eco-sostenibile
                       
LA TRAMA - Questa volta lo scenario è (Giuliano) Leuca, un paesino salentino dimenticato dal mondo dove vivono quattro donne al tempo della crisi. Quattro generazioni che si scontrano e si incontrano e che trovano la forza di superare i problemi ritornando a dare valore alle cose diventate «invisibili all’occhio umano». Il film racconta di una famiglia che confeziona capi d'abbigliamento per le grandi aziende del Nord, il calo della domanda costringe i componenti della famiglia a chiudere l’azienda e a trasferirsi in campagna, dove vivrà con pochi soldi appoggiandosi alla comunità. Nonostante le difficoltà e la durezza della vita in campagna i protagonisti della storia ritroveranno la serenità attraverso un modo di vivere tra la natura più semplice ma non ingenuo, alla conquista delle cose essenziali della vita. I personaggi sono interpretati da attori non professionisti, Adele (Celeste Casciaro) la donna che con coraggio convince la figlia Ina (Laura Licchetta) e la sorella Maria Concetta (Barbara De Matteis) a cambiare vita con il resto della famiglia ricorrendo al baratto.
 
IL REGISTA - «Con "In grazia di Dio" il cinema ha scoperto il baratto come forma di riconoscenza, ma anche i valori della terra, quelli più istintivi e umani - spiega Winspeare -. Questo è un film duro, ma che dà speranza. La crisi è una possibilità per recuperare i valori della comunità e della famiglia». Il film a impatto zero, è stato realizzato con modalità produttive adeguate alla trama; il baratto è stato utilizzato anche produttivamente per compensare per la straordinaria collaborazione le persone locali coinvolte nella lavorazione, attraverso un pacco pieno di prodotti alimentari locali.
 
LA PRODUZIONE - «Ho vissuto l’esperienza produttiva di "In grazia di Dio", insieme con Edoardo Winspeare e Gustavo Caputo, come la riappropriazione di quell’entusiasmo e creatività che il mondo cinematografico italiano sta ormai perdendo. La lavorazione del film si è rivelata ricca di una grande carica di umanità e collaborazione che sono certo si ripercuoterà positivamente sul film», aggiunge il produttore Alessandro Contessa. In questa lunga esperienza di cinque settimane il lavoro di Winspeare è stato sostenuto dall’Apulia Film Commission, dall’assessorato alle Politiche agroalimentari della Regione e dalla Banca Popolare Pugliese. «Winspeare appartiene a quella classe di creativi raffinati che una film commission e un fondo per l’audiovisivo regionale vorrebbero incontrare ogni giorno: la sua sensibilità, la leggerezza e lo spessore insieme della sua arte, ci hanno da sempre rapiti. Non potevamo che essere al suo fianco in questa nuova avventura indipendente e libera, come il miglior cinema deve essere», conclude Silvio Maselli, direttore di Apulia Film Commission.
 
Fonte: corrieredelmezzogiorno a firma Michela Ventrella
 
 
 
 

Pubblicato il 02/06/2013


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