Fugge in treno da Nocera per rivedere Leuca

Storia a lieto fine per un giovane ragazzo down



Giovane Down fugge in treno da Nocera: "Volevo rivedere Leuca"


Storia a lieto fine di un 32enne nostalgico. Fuggito in treno da Nocera Inferiore, i genitori hanno sporto denuncia per scomparsa. Rintracciato di notte nella stazione ferroviaria salentina. Sognava di rivedere il Capo di Leuca



LECCE - Ci sono luoghi che si fermano nel cuore e non ne escono più. Chi scopre il Salento, rimane abbagliato dalla sua luce vivida, un siero che nutre l'anima. E come colpito da un incontenibile mal d'Africa, inseguendo il sogno di colori e paesaggi mozzafiato, un ragazzo 32enne di Nocera Inferiore, affetto dalla sindrome di Down, ha sfidato da solo la notte buia in un'Italia spaccata dal gelo, salendo su un treno, per raggiungere proprio quella luce, inebriarsi gli occhi al mattino, sperando, forse, che esistesse davvero una terra su questo pianeta baciata da un'estate eterna.
Partito da Napoli, è arrivato a Lecce, prima tappa verso la sua meta finale, Santa Maria di Leuca. C'era stato l'estate scorsa, in vacanza, ha desiderato con tutto il cuore tornare. Chissà per quanto tempo, affacciato alla finestra di casa, ha covato il sogno segreto. Alla fine ha preso il coraggio a due mani ed è partito, senza far sapere niente a nessuno, e lasciando nello smarrimento i suoi genitori.

La romantica avventura solitaria del 32enne, dotato di spirito d'iniziativa e di una così rara sensibilità, non poteva, però, durare veramente a lungo. La famiglia ha denunciato la scomparsa alla polizia, ma per ore, di lui non s'è saputo nulla. Momenti di angoscia, temendo forse anche il peggio, fino a quando, alle 3,50 del mattino, qualcuno, alla stazione centrale di Lecce, ha notato quel giovane Down solo, sperso e infreddolito, stringere fra le mani il biglietto verso la terra dell'incanto, ed ha richiesto soccorso. Una stazione, di notte, non è il luogo più sicuro per i sognatori.

I primi ad arrivare, i sanitari del 118, a bordo di un'ambulanza. Il giovane era in buona salute, ha spiegato di voler raggiungere Santa Maria di Leuca. Il personale, intuendo subito che potesse esservi una denuncia per scomparsa, ha chiamato la polizia e, dalla questura, gli agenti si sono subito dedicati al caso, rintracciando i parenti. Un sospiro di sollievo, dall'altra parte della cornetta, per un incubo dissolto. Raggiungere Lecce, però, non è stato subito possibile e così i genitori hanno anche indicato un loro amico, per accudire il figlio, in attesa di riorganizzare il rientro.  Una curiosità. L'amico della famiglia della provincia di Salerno abita a Corsano, e così, alla fine, in qualche modo, la sorte ha arriso al ragazzo. Certo, avrà scoperto che neanche nel Salento il sole ride sempre alto nel cielo e che anche qui, quando tramonta, a volte le stelle si nascondono dietro ad una cortina di nubi gravide di pioggia. Però, rivedrà le scogliere a picco sul mare della sua Santa Maria di Leuca. E' il caso di dirlo: il sogno non muore all'alba.

 

fonte: lecceprima.it a firma di Emilio Faivre



 


Pubblicato il 06/02/2012


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