Castrignano del Capo - L'intero Paese in lacrime per Marco

Palloncini bianchi e canzone di De Andrè per l'ultimo saluto

CASTRIGNANO DEL CAPO - SVOLTI I FUNERALI DEL GIOVANE INGEGNERE VITTIMA DELLO SCONTRO FRA LA SUA MOTO E UN’AUTO
  L’intero paese in lacrime per Marco
  Il volo di palloncini bianchi e le note di una canzone di De Andrè per l’ultimo saluto

CASTRIGNANO DEL CAPO. Due ali di folla, lunedì pomeriggio, hanno reso l’estremo omaggio a Marco Cordella, l’ingegnere di 32 anni morto domenica a seguito di un incidente in moto in via San Giuseppe. La sua Yamaha si è scontrata con una Mercedes guidata da un uomo di 62 anni. Tante lacrime sui volti della gente all’uscita del feretro dalla casa di via Potenza, accompagnato dal dolore dei genitori, Minuccio e Anna, della fidanzata Romina e dei fratelli Tonio e Gigi. Per l’occasione il Comune ha proclamato il lutto cittadino e i negozi sono rimasti chiusi. Il corteo, preceduto da una foto del giovane e dai fiori sorretti dagli ex alunni della madre di Marco, insegnante in pensione, dopo aver percorso via Milano e via Grassi è giunto nella chiesa matrice di San Michele Arcangelo, dove il parroco don Gino Morciano ha celebrato le esequie. «Mentre siamo tutti qui attoniti – ha detto il sacerdote - la tristezza di questo   momento ci trova impreparati e qualsiasi discorso spirituale non basta a placare i nostri animi. Ma la consolazione giunge dal Signore. Marco oggi vive nella gioia. I suoi amici rendono chiaramente l'idea di che ragazzo fosse, sorridente, solare, un punto di riferimento per tutti, un sostegno capace di infondere sicurezza, qualità e valori   ricevuti da una famiglia sana. Amava stare in compagnia era cordiale, disponibile, intelligente e brillante. Marco ha lasciato un segno tangibile, non solo con le parole, ma con i fatti. Da lassù – ha concluso - guardando tutta questa gente accorsa per lui, sarà orgoglioso di quello che ha fatto su questa terra». Il feretro è uscito alle 18 dalla   chiesa, ricoperto da un cuscino di rose bianche e portato in spalla dagli amici. Tanti gli applausi durante il lancio di palloni bianchi, mentre risuonavano le note della canzone di De André «Il canto del servo padrone».  La salma di Marco è stata tumulata nel cimitero di Gagliano del Capo, nella tomba di famiglia della madre.

mauro ciardo
 


Pubblicato il 14/04/2010


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