Edizione 2011 - I Premiati
Terre di Puglia, ambasciatori nel mondo
Quest'anno sono stati premiati a Milano lo stilista Pino Cordella, l'Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” e la Fondazione Lirico Sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari.
Salento - Lo stilista dei Papi e dei vip, il salentino Pino Cordella, e due istituzioni storiche pugliesi: l'Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, oggi centro di ricerca medica tra i più all'avanguardia nel mondo, fondato da Padre Pio a San Giovanni Rotondo, e la Fondazione Lirico Sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari, riaperto tre anni fa dopo l'incendio che lo devastò nel 1991. Sono i vincitori della sesta edizione del Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia”, giunto quest'anno alla sesta edizione, organizzato dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano e dall’Associazione “Fisa Club” di Peppino Principe, fisarmonicista di fama internazionale che celebra quest'anno i 70 anni di carriera, dai concerti nei locali jazz milanesi nell'immediato dopoguerra fino alle tournée nei più prestigiosi teatri del mondo.
Sarebbe fin troppo ovvio che un evento del genere si tenesse in Puglia. Invece no, si è svolto a Milano al Centro Congressi della Provincia, dov'è diventato un appuntamento fisso da diversi anni. Complice la folta comunità pugliese che vive e lavora nella capitale meneghina: in base agli ultimi dati, su un milione e 300 mila abitanti, oltre 180 mila sono pugliesi. Principe è uno dei tanti emigrati al Nord che ha fatto successo. Come il maestro Enrico Muti, Anna Maria Bernardini De Pace, che è anche presidente del Premio, Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano, l'ex prefetto Bruno Ferrante, Enzo Jannacci, Armando Spataro. Il premio, d'altra parte, serve proprio a questo: valorizzare persone e istituzioni che per le loro competenze professionali e artistiche - unite a doti intellettuali, capacità organizzative, profonda umanità, attitudini relazionali nell’arte, nella musica, nel cinema, nell’economia - hanno illustrato il made in Puglia e la sua immagine nel mondo.
«Parlando delle genti di Puglia, dei popoli di questa parte dello stivale si finisce per evocare tante cose, tante persone e istituzioni che rappresentano ognuno a suo modo la propria terra», spiega Giuseppe Selvaggi, responsabile eventi dell'Associazione Regionale Pugliesi e ideatore del Premio. «Sceglierne solo alcune è sempre difficile; più facile constatare che il loro tratto comune è quello di non passare inosservate». Il manufatto consegnato ai premiati è stato creato e realizzato dall’artista Nande, con una riproduzione in bassorilievo del faro di Santa Maria di Leuca: situato nella parte più estrema del tacco d'Italia, è il simbolo della creatività che ogni pugliese porta dentro di sé ovunque vada.
Storia antica quella dell'associazione pugliese di Milano. È nata nel 1921, novant'anni fa. Oggi ha una sede vicino a Piazza Cinque Giornate, in via Pietro Calvi. Dal 2002, a presiederla è il Cavaliere del Lavoro Dino Abbascià. La sua storia è l'emblema di tante altre: arriva in Lombardia nel 1955, a 13 anni, per fare il garzone nella bottega di frutta e verdura di un parente. Ora gestisce un'azienda da 20 milioni di euro, una delle più grandi della regione per distribuzione di primizie. «Il Premio costituisce un’ottima opportunità per promuovere la Risorsa-Puglia nelle sue diverse sfaccettature», afferma Abbascià. «In un mercato culturale che tende a globalizzare tutto, premiare le professionalità legate alle persone ed alle istituzioni significa restituire valore al singolo e quindi al territorio a cui appartiene». Il premio, negli anni scorsi, è stato attribuito, tra gli altri, al gruppo dei Negramaro, Al Bano, al presidente del gruppo Telenorba Luca Montrone, allo showman Renzo Arbore, allo stilista Ennio Capasa, al regista Edoardo Winspeare, al comico Checco Zalone. L'estro pugliese ha tanti volti diversi...
Pubblicato il 24/11/2011