Sud Salento - Balneabilità senza problemi

Polemica tra amministratori ed ambientalisti

«Balneabilità senza problemi>. Russo: «Nascondono la verità»


«La balneabilità della costa adriatica è assicurata. Anzi no, è a rischio». È guerra a distanza tra amministratori e ambientalisti sulla salubrità delle acque marine nelle località dell’Adriatico meridionale. Qui versano due depuratori consortili, quello di Tricase e quello di Corsano (che accoglie anche i reflui di Tiggiano e Alessano). 
Da tempo «Sos costa Salento» aveva lanciato l’allarme sulla balneabilità, soprattutto in prossimità della foce dei canali, di acque che conterrebberoun’elevata percentuale del batterio escherichia coli. Lo scorso mese di maggio per l’impianto di Corsano è stata trovata una soluzione-tampone che consentirà nei prossimi quattro mesi di spandere sui campi l’acqua depurata, al fine di evitare il divieto di balneazione. L’avvio dello spandimento era previsto ieri mattina, ma un problema di natura tecnica sembra aver rimandato l’inizio al 26 giugno. Nel frattempo, i tre comuni interessati hanno deliberato il finanziamento delle opere. 
   A Tricase il sindaco Antonio Musarò, dopo aver dato mandato di effettuare prelievi nelle tre marine di competenza, Tricase Porto, Marina Serra e Canale del Rio, ha diffuso una nota per rassicurare la cittadinanza sulla balneabilità delle acque. Non la pensa così il presidente di Sos Costa, Luigi Russo. «C'è un deficit informativo molto importante - sostiene - provocato dall’atte ggiamento negazionista da parte di tanti comuni che, per evitare di fare scattare l’allarme e quindi rischiare di far perdere appeal alle proprie spiagge, nascondono la verità anziché correre ai ripari. La sostanza che esce in mare o viene versata in falda contiene dosi notevoli di tensioattivi, tracce di metalli pesanti e in molti casi concentrazioni massicce di escherichia coli. La zona più critica al momento sembra essere quella che va da Tricase a Leuca. Stiamo valutando l’ipote - si - ha concluso - di interessare le autorità giudiziarie di questa situazione che riteniamo veramente allarmante».
 

m.c.


Pubblicato il 16/06/2009


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