Parte la denuncia degli ambientalisti
SAN GREGORIO - GLI AMBIENTALISTI LANCIANO UN «SOS» ALLA SOPRINTENDENZA
Spunta una recinzione su un tratto di costa e parte la denuncia: «È area archeologica, no al sopruso»
SAN GREGORIO (PATU’) - «La Soprintendenza intervenga per evitare abusi su un’area di interesse archeologico». L’ambientalista Michele Brigante lancia l’allarme su un’opera ritenuta devastante per il territorio e invoca l’intervento dell’ente di tutela con sede a Taranto. I lavori riguardano la recinzione in legno, realizzata da un privato, di un tratto di costa tra San Gregorio e Felloniche. Tempo fa il Comune intervenne affermando che si trattava del ripristino di una vecchia recinzione di un fondo privato. Brigante però annuncia una battaglia legale. «Abbiamo segnalato il caso alla Tenenza della guardia di finanza di di Leuca affinché faccia le opportune verifiche – annuncia – riteniamo infatti che nessuna opera deve essere eseguita su un terreno considerato ad alta valenza archeologica dalla stessa Soprintendenza, che invitiamo a fare un sopralluogo per gli accertamenti necessari. Vogliamo che questo tratto di costa, sottoposto ai vincoli paesaggistico, ambientale e idrogeologico, sia tutelato per le sue peculiarità. Qui aveva lo sbocco in mare l’antica città messapica di Vereto e nel corso dei decenni sono state numerose le testimonianze recuperate da studiosi ed esperti. L’appropriazione da parte di privati e l’interdizione al pubblico di questo angolo di paradiso conclude – per noi è un sopruso inaccettabile».
mauro ciardo
Pubblicato il 14/07/2010