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22-10-2024
Circa 7 ore da Brindisi a S. Maria di Leuca
Vergogna trasporti - sei ore e 40 minuti da Brindisi a Leuca
Salento - Immaginate una lumaca che striscia su un sentiero lungo duecento metri. Ci impiega quasi 5 ore, alla velocità di 48 metri l'ora. Non siamo proprio a quel livello ma, in proporzione, poco ci manca. Dall'aeroporto di Brindisi, centro nevralgico (un po' decentrato a dire il vero) del turismo salentino, a Leuca, destinazione d'elite, ci vogliono 6 ore e 20 minuti a bordo dei mezzi pubblici. Soste comprese, ovviamente. Si fa prima in barca.
Uno studio condotto dai Giovani Imprenditori di Confcommercio nel maggio del 2011 mette a nudo un territorio che urla ai quattro venti la propria vocazione turistica e poi si ritrova con pesanti gap. Tempi di percorrenza di questo tipo sono fermi a 40 anni fa. Oggi sono insostenibili. Il turismo on-line e i voli low-cost, soprattutto, richiedono collegamenti efficienti, non pause interminabili.
LO STUDIO - Confcommercio Lecce ha testato per davvero il sistema dei trasporti pubblici. Idea che forse non è venuta ancora ai decisori locali (dalla Regione in giù). Hanno pensato a tre esperienze di viaggio e a tre viaggiatori-tipo.
Il primo: un uomo di mezza età straniero, con minime conoscenze di lingua italiana che deve raggiungere Torre San Giovanni partendo dal Papola-Casale.
Il secondo: un giovane che usa programmare gli spostamenti tramite internet e che ricerca le informazioni di viaggio sul web prima di partire per Santa Maria di Leuca da Lecce.
Il terzo: un uomo anziano con le valigie che non sa usare internet e che appena sceso al City Terminal di Lecce intende raggiungere Otranto. In tutti e tre i casi, siamo al disastro.
IONIO - Per percorrere i 110 chilometri che separano Brindisi da Torre San Giovanni, in auto si impiega all'incirca 1 ora e 15 minuti. Ma affittare un taxi costa e chi scende dall'aereo immagina di ritrovarsi in una meta degna della guida Lonely Planet. Quindi con collegamenti pubblici adeguati. Invece no: se si atterra alle 7,45 a Brindisi, per raggiungere Lecce ci sono due possibilità: aspettare la navetta della Sita che parte alle 9,00 o tentare la fortuna in stazione, magari c'è un treno che arriva a Lecce più in fretta. Il viaggiatore straniero sale sul bus urbano alla volta della stazione di Brindisi. Alle 8,48 è in stazione e trova un Espresso che lo porta nel capoluogo salentino alle 9,45 in punto. Ugento è la stazione ferroviaria delle Ferrovie Sud Est più vicina all'agognata meta. L'arrivo è previsto alle 12.07. Le opzioni per raggiungere Torre San Giovanni dalla Stazione di Ugento? I giovani imprenditori ci scherzano su: «Un camioncino di una ditta edile; un trattore; una Fiat Panda con rimorchio; una nonna che porta il nonno al mare». In realtà a Ugento in stazione, lo scorso maggio non era possibile reperire informazioni. Al mare è stato possibile arrivare grazie ad un passaggio di fortuna: tempo totale 4 ore 40 minuti.
Tante le criticità emerse: difficoltà di reperimento informazioni in lingua straniera (inglese), tranne che in aeroporto; fatiscenza dei treni locali; una stazione ridotta male per gli atti di vandalismo; scarsa informazione dagli operatori ferroviari locali.
ADRIATICO - Le cose non vanno meglio se da Lecce si vuol raggiungere Otranto. Sono solo 54 chilometri, ma che fatica per l'anziano con le valigie. Arrivato al City Terminal alle 10,15, il turista ha una sola opportunità (l'indagine è di maggio) per raggiungere la «Città dei Martiri»: il treno delle Fse. Attraversa la Superstrada, entra in un famoso bar e compra il biglietto della Sgm. Alla fermata non ha alcun tipo di informazione sulle linee. Arriva in stazione alle 10,40. L'infopoint delle Fse è privo di informazioni esposte aggiornate. Dopo aver cambiato tre treni diversi, arriva a Otranto alle 13.15: ci ha impiegato 3 ore.
Confcommercio ha evidenziato un'elevatissima difficoltà a compiere spostamenti tra i vari mezzi di trasporto se muniti di valigie (i binari della stazione di Otranto si trovano al secondo piano) ed uno scarso coordinamento tra le società di servizi.
A conti fatti il turista ha viaggiato alla fantasmagorica velocità di 18 Km/h su una carrozza assordante e senza trovare un'informazione esposta all'utente.
fonte: gazzetta del mezzogiorno