Salento - Tra escort e politica

Piaceri e segreti nel trasgressivo Salento

Tra escort e politica
piaceri & segreti nel trasgressivo Salento


 



Salento - C’è un lungo filo rosso che attraversa la provincia di Lecce e conduce lontano. E’ la lunga strada delle escort di alto bordo, bene di lusso e di importazione; più del caviale e al pari dei cappotti firmati, al quale più di qualche politico non riuscirebbe a resistere. La provincia salentina non si fa mancare nemmeno la presenza nell'ultima, la più clamorosa, inchiesta giudiziaria: la procura di Milano che accusa Silvio Berlusconi di essere stato un po' troppo protettivo nei confronti di Karima El Mahroug, Ruby per gli amici. Nelle 389 pagine di intercettazioni un facoltoso «Carlo di Lecce», evidentemente in grado di spendere ottocento euro per una prestazione sessuale, dà al suo amico Ciro il numero di Iris Berardi, una delle tante stelle filanti che rischiarano la lunga notte della politica italiana. Il piacere di incontrare donne disponibili a contatti fugaci, che pareva relegato al gran finale delle serate di avanspettacolo, devasta l’immagine di personaggi dediti, in apparenza, a vigilare sulla «serietà e responsabilità» della politica. Intanto solo ora si è capito dove stanno andando determinati principi a tutela del bene pubblico: a puttane, appunto.
Le inchieste che coinvolgono personaggi pubblici ed esponenti politici, in genere, partono da lontano e per motivi incidentali finiscono illuminate da una luce rossa. S’intravedono spesso le mezze figure, poi, talvolta, capita che la scena sia tutta di qualche «nome» grosso. Ubi maior, minor cessat. Tutto si restringe e collassa intorno a chi è rimasto risucchiato da questo vortice in cui si cucinano interessi personali, soldi pubblici, vizi privati e false pubbliche virtù. Il sesso veloce e clandestino pare essere una prerogativa di uomini di vertice divorati dalla loro stessa bulimia: presenzialismo totalizzante con tempo zero per le relazioni sociali durature. Bei tempi, sempre quelli in cui le escort erano solo lunghe Ford familiari e gli onorevoli panciuti, quelli dei film di Totò, si limitavano ad avere le amanti con le pantofole piumose. Poi tutto si è evoluto. Velocemente, senza respiro, senza un attimo di tregua. Mordi e fuggi.
La prima spazzata l’ha data l’avvento dei cellulari ma il turbine è stato Internet. Il mondo si è improvvisamente ristretto e tutto un universo, fino ad allora nascosto da rassicuranti mura domestiche foderate con una vecchia e un po’ sbiadita carta da parati, è venuto a galla. I motori di ricerca si sono adeguati ai tempi ed ora è facile raggiungere e fruire servizi gratuiti come Vivastreet che ospitano annunci attraverso cui il potenziale cliente viene indirizzato verso la provincia richiesta e le preferenze sessuali più adeguate. Non si parla di pagamento ma di «incontri». Poi il resto verrà da sé. La trattativa, però, è privata e tutto, ovviamente, può succedere: la griglia invita a scegliere tra fetish, gangbang, bisex, maturi, trans e altre opzioni di ricerca. Trovare ragazze o donne (o altro) disponibili in provincia di Lecce è un gioco da ragazzi: il contatto è affidato ad una casella di posta elettronica o ad un social network come Msn. In 24 ore o anche meno l’incontro è concordato.

Nel capoluogo (ma anche a Gallipoli, Nardò e Casarano, tra i centri più grossi) è possibile stabilire incontri con accompagnatrici, escort di lusso, gigolò e anche uno «schiavo da sottomettere» sicuramente salentino, che pubblica pure il suo numero di telefono. Non sarà roba francese ma è la riprova che il «gioco» della ricerca di un incontro proibito è democratico e il mercato viene sicuramente incontro a chiunque abbia un po’ di intraprendenza. L’offerta soddisfa la richiesta, verrebbe da dire, e sicuramente entrambe coesistono.

fonte: gazzetta del mezzogiorno a firma biagio valerio


Pubblicato il 23/01/2011


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