Salento - Sistema Turistico

Insieme pubblico e privato

Insieme pubblico e privato nasce il sistema turistico
Nell’iniziativa sono stati coinvolti anche settanta comuni 
 

 Il Sistema turistico territoriale «Salento» è a un passo dall’essere realtà. Lo scorso 15 ottobre la Provincia di Lecce ha presentato istanza di riconoscimento alla Regione. È il primo step ufficiale per vedere riconosciuta la rete pubblico-privata per lo sviluppo del turismo salentino. Il Sistema turistico territoriale è una rete che punta ad essere strumento di aggregazione economico-sociale attorno al quale costruire più Sistemi turistici di prodotto (Stp), in linea con quanto previsto dalla legge nazionale e dal regolamento regionale numero 4 del 9 marzo 2009. Ieri al Convitto Palmieri il presidente della Provincia Antonio Gabellone ha presentato i contenuti del progetto. 
 Al momento,  le amministrazioni salentine hanno provveduto a presentare due Sistemi turistico territoriali: uno denominato «Salento», ideato dal Comune di Lecce e intorno al quale si riconoscono 70 Comuni, la Provincia, la Camera di Commercio, l'Apt e le principali associazioni di categoria; l’altro denominato «Basso Salento», che ha coinvolto 30 Comuni del Sud Salento e la Camera di commercio. L’obiettivo è fondere i due Sistemi turistici in un unico sistema. E poi estendere il territorio interessato alla Provincia di Brindisi (che è punto di approdo dell'intero Salento grazie ad aeroporto e porto) ed ai Comuni salentini della provincia di Taranto (determinanti per l’enoturismo e le risorse agroalimentari). Insomma nel sistema turistico integrato trova una prima applicazione il «Grande Salento». 
Il Sistema turistico territoriale è la sovrastruttura organizzativa che canalizzerà le risorse comunitarie e nazionali destinate al turismo integrato di qualità: una sorta di Area Vasta dedicata solo a questo comparto. Attraverso questa riforma, si proverà a superare gli inconvenienti delle passate gestioni dei fondi dedicati al turismo. In precedenza sono stati finanziati progetti caratterizzati da elementi negativi: informalità; scarso monitoraggio, assenza di programmazione a medio e lungo termine; frammentazione; scarsa partecipazione; scarsa partecipazione di capitali privati alle politiche di sviluppo turistico; eccessiva concentrazione della domanda nel periodo estivo. Tutto ciò dovrà superarsi attraverso la partecipazione di enti pubblici e privati, la valorizzazione del binomio ambiente-cultura, la creazione e la promozione di un'immagine unitaria pugliese, la qualificazione ed il riposizionamento dell’of ferta turistica sui mercati nazionali ed internazionali. 
 L'idea di fondo è puntare con forza sul prodotto turistico, inteso come sistema di consumo: valorizzarlo al punto da creare intorno alla destinazione, intesa come sistema locale di offerta turistica, un primo livello di competizione tra aree geografiche differenti. All'interno di questo quadro poi costituire una serie di sistemi di prodotto specifici (turismo balneare, religioso, enogastronomico, rurale, ecc.). Il tutto gestito da una governance di livello provinciale, un coordinamento che provveda a formulare una visione di sviluppo integrato della destinazione. Sono cinque le direttrici che si intende seguire per fare del Salento una destinazione turistica capace di competere sui mercati internazionali: una vision di sviluppo per individuare i segmenti di clientela a cui rivolgersi, i mercati in cui proporsi; costruire i sistemi di prodotto coinvolgendo i partner privati; formazione delle risorse umane; promozione e comunicazione turistica coordinata per evitare che i singoli operatori vadano in direzioni differenti; cooperazione territoriale.  Ai soggetti promotori (Comuni di Lecce, Tricase, Maglie, Gallipoli) che lavorano fin dallo scorso novembre a questo progetto, nei primi mesi si sono aggiunti altri partner: Provincia, Università e poi altre 5 amministrazioni comunali: Casarano, Castrignano del Capo, Galatina, Otranto, Squinzano. Nel tempo, questo corpo di 11 enti pubblici si è arricchito grazie al coinvolgimento di altri 61 Comuni (in tutto al momento sono 70 su 97): Alessano, Andrano, Arnesano, Bagnolo, Botrugno, Campi, Cannole, Carmiano, Castrì, Castrignano dei Greci, Castro, Cavallino, Collepasso, Copertino, Corigliano, Corsano, Cursi, Cutrofiano, Diso, Gagliano, Galatone, Giuggianello, Lequile, Leverano, Lizzanello, Martano, Melissano, Miggiano, Minervino, Monteroni, Montesano, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Novoli, Ortelle, Palmariggi, Patù, Porto Cesareo, Racale, Salice, Salve, San Cassiano, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea, Seclì, Soleto, Specchia, Spongano, Sternatia, Surano, Surbo, Taviano, Tiggiano, Tuglie, Uggiano, Veglie, Vernole, Zollino. Altri soggetti pubblici e privati coinvolti sono: Camera di Commercio, Apt, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria, Confcommercio.
 


Pubblicato il 03/11/2009


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