Salento - Singolare protesta di turisti stranieri

tutti in procura per il mare sporco da Novaglie a Salve

INQUINAMENTO - PACIFICA INVASIONE, IERI MATTINA, AL SECONDO PIANO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA
  Mare sporco da Novaglie a Salve turisti stranieri in Procura 

Salento - Una trentina di turisti inglesi, americani, austriaci e italiani del Nord ieri mattina si sono presentati in procura per lamentare la cattiva qualità del mare nel tratto di costa da Marina di Novaglie fino a Salve. «Non riusciamo a fare il bagno - ha detto Matilde , una signora milanese per il terzo anno nel Salento - a causa degli scarichi dei depuratori che creano forti disagi. Noi amiamo questo territorio, ogni anno ci torniamo nella speranza che il problema sia risolto, invece questo non avviene. Speriamo che questa iniziativa civile produca risultati». I depuratori interessati sono Corsano, Tricase, Castrignano del Capo e Salve. Nei pressi dei canali di scarico, lamentano i turisti, si formano estese chiazze di schiuma e di sostanze oleose e compaiono residui maleodoranti che costringono i bagnanti ad allontanarsi. E’ stata una piccola invasione pacifica. «Vogliamo parlare con il capo della procura» ha detto agli uomini della sicurezza una signora di Napoli. Il procuratore Cataldo Motta e il numero due Ennio Cillo si sono detti subito disponibili e hanno ascoltato le ragioni dei turisti. «E’ interesse di tutti - ha detto Motta in modo determinato - avere un mare pulito. Vi assicuro che adotteremo tutte le iniziative necessarie per garantire vacanze tranquille. E   faremo di tutto per difendere il mare del Salento».  «La nostra è una testimonianza» hanno riferito i turisti, «un segno di attaccamento a una terra bellissima». Questa presenza ha reso più forte la protesta delle cinque associazioni che anche quest’anno si sono fatte carico di convogliare la protesta (Sos costa, Coppula tisa, Archeoclub, Lega ambiente e Arci Japige). Durante un incontro più ristretto con i rappresentanti del gruppo sono stati presentati ai magistrati documenti, fotografie e filmati sui livelli di inquinamento dei tratti di costa, in tutto una ventina di chilometri. In particolare, ha suscitato molto interesse il depuratore di Castrignano del Capo, con gli scarichi che malgrado una trincea drenante hanno provocato guasti alla flora che costeggia il canale. Motta ha giudicato meritoria l’azione di vigilanza delle associazioni che forniscono preziose informazioni su un pezzo di territorio forse il più bello del Salento. Anche l’anno scorso si presentò il problema dell’invasione della schiuma. I sindaci chiesero l’intervento della Pura depurazione, la società che gestisce gli impianti. Gli amministratori della società, che fa capo all’Acquedotto pugliese, intervennero per migliorare i cicli di depurazione e il problema lentamente migliorò.

fonte: gazzetta del mezzogiorno


Pubblicato il 27/07/2010


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