Salento - S.S. 275, no all'appalto unico

Appello alle Istituzioni

No all’appalto unico della 275»
  «La divisione in più lotti agevola le nostre imprese e abbrevia i tempi di realizzazione» 

  Salento - «Quel bando deve essere suddiviso in più lotti in modo da consentire la partecipazione allo stesso da parte delle imprese del nostro territorio». 
Prima un appello alle istituzioni, poi un'eventuale mobilitazione delle imprese e dei lavoratori edili del Salento. Queste le mosse, decise nell'ambito della Consulta provinciale delle costruzioni contro l'appalto unico per la realizzazione della Strada statale 275 (Maglie-Leuca) per circa 200 milioni di euro. A rivelarle è l'architetto Andrea Rizzo, segretario di Aniem-Confapi Lecce. Del resto, quel bando di gara, pubblicato a fine dicembre sulla Gazzetta ufficiale, andrà in scadenza il prossimo 8 febbraio. E, se resterà così com'è, non potrà accedervi la gran parte delle imprese pugliesi.  «La questione ha origini lontane», premette l'architetto Rizzo, «ovvero è stata inserita nel piano decennale Anas  2003-2012 e nella convenzione tra Anas e Regione Puglia del novembre 2003. Gia allora si parlava di orientamento dell'Anas all'affidamento unico. Siamo a gennaio 2010, a meno di un mese dalla scadenza del bando, e solo adesso ci rendiamo conto che lo stesso è riservato a pochi e, quindi, mal si concilia con le esigenze e le caratteristiche delle aziende pugliesi, non attrezzate a partecipare a questi tipi di bandi. Ciò determinerà gravi pregiudizi per l'economia e l'imprenditoria locale». 
Cosa chiedete, in sostanza? 
«Noi sentiamo l'esigenza di suddividere in lotti funzionali e funzionanti il bando per consentire alle imprese pugliesi di parteciparvi. E non possiamo evitare di fare una piccola riflessione: i politici, a tutti i livelli, dove erano in questi anni per accorgersi solo ora del danno che provocherà il lotto unico?»   
Ma quali sono i vantaggi di una suddivisione in più lotti? 
«Intanto, consentirebbe l'acceso a quelle piccole e medie imprese del territorio, che ora ne risultano escluse. Poi è anche opportuno considerare che la divisione in più lotti risulta più economica e comporta un'ultimazione più rapida dei lavori. Perché questo? Perché, per evidenti motivi, un bando unico presuppone una serie di subappalti con ricadute negative per le piccole e medie imprese. La grossa impresa aggiudicataria, infatti, in conseguenza degli elevati ribassi, si rivarrebbe sulle piccole imprese. Da qui i tempi lunghi del bando unico». 
Ma perché considerate indispensabile un'immediata mobilitazione delle istituzioni del territorio?  «Il motivo per intervenire subito è evidente: il rischio è che, dopo l'assegnazione dello stesso, non si possa più far  nulla. Ecco perché in proposito sollecitiamo un immediato intervento dei rappresentanti istituzionali salentini: dal ministro Raffaele Fitto al sottosegretario Alfredo Mantovano, dalla vicepresidente della Regione Loredana Capone al presidente della Provincia An - tonio Gabellone, a tutti i parlamentari e i consiglieri regionali. In tal senso è da valutare la proposta della Consulta provinciale delle Costruzioni, che vuole assegnare al presidente Gabellone il ruolo di interprete delle esigenze delle imprese salentine e stimolarlo a costituire un fronte unico delle istituzioni e dei parlamentari salentini al fine di ottenere una rettifica del bando da parte di Anas. La Consulta, allargata alla Fai (autotrasportatori) intende valutare tutte le iniziative, senza escludere una mobilitazione della categoria per dare sostegno alle nostre richieste».


Pubblicato il 15/01/2010


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