Salento - Domenica a Novoli la Focara

Grande attesa per l'evento del 16 gennaio

I giorni del fuoco/ Domenica a Novoli
la Fòcara di Sant'Antonio

 



NOVOLI  - Sarà l'arcivescovo di Lecce Domenico D'Ambrosio a chiudere la fòcara di Novoli (Lecce) edizione 2011. Era già successo lo scoso anno e si ripeterà per l'edizione 2011. Accompagnato dal parroco di Sant'Antonio Abate don Giuseppe Spedicato, dal sindaco di Novoli Oscar
Marzo Vetrugno, dal presidente del Comitato festa Toni Villani e da quello della Pro Loco Danilo de Nicola Lezzi, tra la gioia di tutti i volontari del Comitato e del costruttore Renato de Luca, Monsignor D'ambrosio salirà nel giorno dell'antivigilia della festa di Sant'Antonio (15 gennaio) sulla grande pira ed effettuerà, come vuole la tradizione, il lancio dell'ultima fascina, che mano dopo mano, giungerà in cima alla pira e sarà gettata nel vuoto dal massimo responsabile della Chiesa di Lecce. Poi sfogo come vuole l'antico rituale ai sentimenti: devozione, applausi e brindisi benaugurale. Segnali inerquivocabile che la grande festa dell'inverno salentino dedicata a Sant'antonio Abate, eremita e dotto anacoreta, è iniziata.

I novolesi consegnano il paese a migliaia di turisti visitatori e pellegrini provenienti da tutta Italia.
Domenica 16 gennaio sarà il grande giorno. Il giorno della trepida attesa, il giorno del patrono Sant'Antonio Abate, il giorno - e la notte soprattutto - della grande fòcara. Alle 20 ritorna come ogni anno da tempi antichissimi, un rito unico che accenderà i cuori dei 50mila e più di piazza Tito Schipa. Una miscela originale ed imperdibile, che va dalla potenza dei riti religiosi del pomeriggio agli spettacoli pirotecnici previsti nei tre giorni di festa, dalla forza della tradizione all'enogastronomia di qualità. Già completate le artistiche luminarie che addobbano il paese, splendide quelle della piazza del santo curate dalla ditta Tommasi di Squinzano.

«Il fuoco buono di Puglia - dice il sindaco di Novoli Oscar Marzo Vetrugno - ormai è l'evento catalizzatore dell'inverno salentino, il faro di un territorio che vuole guardare al futuro. Quest'anno, abbiamo voluto rafforzare l'idea di un fuoco buono, simbolo di pace».

La fòcara di quest'annno è alta 25 metri, il diametro della base misura 19 metri e per realizzarla sono state utilizzate 80mila fascine di tralci di vite.

 

fonte: nuovo quotidiano di Puglia


Pubblicato il 14/01/2011


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