per tre mesi i rifiuti saranno portati fuori provincia
Chiude «Burgesi» fuori provincia i
rifiuti Ato Lecce 3
LECCE - La discarica di Burgesi chiuderà il 30 giugno. E per tre mesi i rifiuti dell’Ato Lecce 3 verranno conferiti in un impianto fuori dal Salento, quasi sicuramente a Conversano. La decisione è maturata ieri sera in Prefettura, al termine di un serrato confronto tra il neo presidente della Provincia, Antonio Gabellone e l’assessore regionale all’Ambiente Michele Losappio. Un incontro mediato dal prefetto Mario Tafaro, al quale hanno preso parte anche i presidenti dei tre ambiti territoriali, Gianni Garrisi (Ato Le 1), Silvano Macculi (Ato Le 2) e Donato Martella (Ato Le 3). Ieri mattina, nel corso di un colloquio tra Gabellone e l’assessore provinciale all’Ambiente Gianni Scognamillo, era stata confermata la linea della Provincia rispetto al problema Burgesi: chiusura tassativa della discarica e trasferimento dei rifiuti fuori dal territorio, in attesa del completamento dei nuovi impianti di Ugento. La scadenza del 30 giugno era stata fissata nel vertice tenuto sempre in Prefettura nel gennaio scorso, quando la temporanea chiusura del biostabilizzatore di Poggiardo impose la necessità di trasferire ad Ugento anche i rifiuti dell’Ato Lecce 2. Il presidente Giovanni Pellegrino, sulla base dei calcoli volumetrici effettuati dall’Ato Lecce 3, emanò quindi un’ordinanza consentendo il conferimento temporaneo dei rifiuti dell’Ato Lecce 2 e prorogando fino al 30 giugno il conferimento a Burgesi degli scarti prodotti dal terzo Ambito. Una data “tecnica” e non solo formale, visto che la capacità residua dell’impianto giunge al termine proprio in questi giorni.
Nella riunione di ieri, l’assessore Losappio ha dapprima ventilato la possibilità di utilizzare gli impianti di Cavallino, già oggi a servizio dell’Ato Lecce 1 e dell’Ato Lecce 2. Ma la soluzione è stata subito “smontata ” dalla Provincia per una serie di limiti di natura tecnica, giuridica ed amministrativa (tuttavia, si è deciso di procedere questa mattina ad un sopralluogo presso le strutture per u n’estrema verifica). Gabellone ha invece rimarcato l’improro g abilità dell’apertura di Burgesi, l’impossibilità di utilizzare Cavallino per il conferimento del “tal quale” e la necessità di un conferimento dei rifiuti dell’Ato Lecce 3 fuori dalla provincia. Il trasferimento avverrebbe solo per i prossimi tre mesi, giusto il tempo per completare i nuovi impianti di Ugento (un biostabilizzatore ed una discarica di servizio-soccorso) che sono in avanzata fase di realizzazione da parte del consorzio Cogeam, che ne sarà anche il gestore. La quantità di rifiuti che in 90 giorni dovrà essere trasferita fuori dal Salento si aggira tra le 18 e le 20mila tonnellate. La destinazione più certa sembra essere quella di Conversano (dovrà essere autorizzata con provvedimento del commissario per l’emergenza ambientale), ma non è esclusa anche la possibilità di utilizzare le discariche di Grottaglie e Fragagnano (in questo caso, però, le ipotesi sembrano essere più deboli). Per il presidente Gabellone - ieri al suo primo vertice ufficiale in materia di rifiuti - è una prima, importante vittoria. Peraltro ha ottenuto che sarà la Regione a farsi carico dei maggiori oneri di trasferimento fuori dal territorio, mentre il precedente accordo sottoscritto il 7 gennaio scorso poneva i maggiori costi a carico della Provincia. Ad oggi lo stato della nuova impiantistica nel Salento lascia ben sperare, sebbene sia da considerare che con la chiusura di Burgesi non esistono più nel territorio discariche di «tal quale». Ma vediamo la situazione. Nell’Ato Lecce 1 sono già funzionanti le nuove strutture di Cavallino (un biostabilizzatore, una discarica di servizio- soccorso ed un impianto per la produzione di Cdr); Nell’Ato Lecce 2 - dove è attivo il biostabilizzatore della Sud Gas - è in fase di realizzazione quello nuovo, che dovrebbe essere consegnato assieme alla discarica di servizio di Corigliano verso la fine di ottobre, o comunque entro la fine dell’anno. Ed anche nell’Ato Lecce si prevede che il biostabilizzatore e la discarica di servizio possano essere completati a metà settembre.
fonte: gazzetta del mezzogiorno
Pubblicato il 27/06/2009