IL COMUNE DI VEGLIE DONA PIANTE DI ULIVO RESISTENTI ALLA XYLELLA PER DARE NUOVA VITA ALLE CAMPAGNE
22-10-2024
Si chiede di non tagliare fondi che incideranno sulle cure ed assistenze sanitarie
Appello associazioni disabili del Sud Salento
«La lite sul piano di rientro tra Governo e Regione non penalizzi i più deboli».
Salento - Parte dalle associazioni a servizio dei diversamente abili del Sud Salento un appello al Ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, e al Governatore della Puglia, Nichi Vendola, a rivedere i tagli sulla spesa pubblica che incideranno sulle cure e le assistenze sanitarie. Tra i sodalizi firmatari si contano la comunità Emmanuel di Ugento, la fondazione Don Tonino Bello di Alessano, l’Auser Puglia, il Gruppo di volontariato vincenziano, la Fidas, l’Apis (Agenzia pugliese di intervento e studio sulle dipendenze patologiche), L’Agesci Lecce 3, l’ associazione Insieme per i disabili di Alessano, l’ associazione Luce e sorrisi, il Cadis (Coordinamento delle associazioni per disabili del Salento), la Consulta sulla salute, il Csvs, l’ associazione Cuamj (Centro universo autistici meridionale jonico), l’associazione Sfera, e l’associazione Tonga Soa. «Sempre più spesso i nostri concittadini chiedono aiuto alle organizzazioni di terzo settore – affermano i volontari, che hanno scritto anche ai ministri di economia e salute - lamentando l'impossibilità di sottoporsi a terapie, esami e indagini indispensabili per la loro sopravvivenza. In tanti – stigmatizzano - sono costretti a rinviare anche di un anno la cura che potrebbe salvare loro la vita e in troppi si rivolgono a noi angosciati perché non sanno se riusciranno a resistere. Siamo anche consapevoli che ogni azione di buon governo non può prescindere dal rispetto di quelle norme etiche e civili di base – aggiungono - che rappresentano il fulcro su cui si costruisce e si regge uno Stato, ma una comunità può progredire solo se è in grado di garantire la sopravvivenza dei propri membri. Per questo chiediamo che il necessario risanamento economico e finanziario della sanità pugliese non venga costruito sul sacrificio dei più deboli. Siamo preoccupati che la mancata approvazione del piano di rientro in tempi rapidi – è il loro timore - possa comportare la perdita dello stanziamento di 500milioni di euro a favore del servizio sanitario pugliese».
mauro ciardo