Salento - Accordo sulla S.S. 275

Via libera ai lavori

Via libera ai lavori - accordo fatto sulla 275 Maglie-Leuca

 
 



Salento -  Non sarà proprio la strada parco auspicata dagli ambientalisti, ma sicuramente permetterà un minore impatto ambientale la mediazione sul tracciato della statale 275 Maglie-Leuca trovata, ieri mattina, da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Anas davanti al ministro per i Rapporti con le Regioni Raf faele Fitto. Una intesa che scongiura la perdita di 152 milioni di euro di finanziamento Fas previsto per l’opera. La riunione con il governatore della Puglia Nichi Vendola, gli assessori regionali Loredana Capone e Guglielmo Minervini, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci e funzionari del Ministero delle Infrastrutture, convocata da Fitto per affrontare il contenzioso relativo allo sblocco dei fondi per l’allargamento della statale 275, è stata «molto positiva e l’impegno assunto dalle parti», spiega il ministro al termine dell’incontro, «permetterà di realizzare l’impor - tante infrastruttura per l’intera Puglia nel giro di pochi mesi.

L’utile punto di sintesi raggiunto, che prevede la modifica degli ultimi sette chilometri, consentirà lo sblocco di 288 milioni di euro per l’intero tracciato, evitando così di compromettere la credibilità delle istituzioni». Si rischiava lo stop definitivo al progetto dell’Anas. E di mandare in fumo circa 152 milioni previsti dalla legge Obiettivoper la Puglia e di 135 milioni di risorse Fas 2000-2006 per via dei ricorsi sul tracciato della strada salentina presentati, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, da Regione e ambientalisti contrapposti alla Provincia di Lecce. Il 15 marzo è fissata l’udienza di merito davanti al Consiglio di Stato, ecco perché l’accordo siglato ieri prevede che le amministrazioni regionali e provinciali rinuncino ai ricorsi. Bisognerà però vedere come reagiranno Italia Nostra e le altre associazioni locali ricorrenti, a cui si appella Gabellone «affinché condividano il percorso della statale 275 avendo ottenuto ciò che chiedevano, e cioè una mitigazione dell’impatto ambientale, come dimostra la posizione della Regione ». Il presidente della Provincia spiega che negli ultimi sette chilometri di strada «le corsie passano da 4 a 2, si prevedono le piste ciclabili, l’attenuazione della rotatoria finale e che non ci sia più il cavalcavia. Un punto di equilibrio importante che dovrebbe soddisfare tutti».

Ma gli ambientalisti, come riferiamo a lato, hanno deciso di proseguire per la via giudiziaria Il progetto preliminare della statale Maglie-Leuca è stato approvato quando governatore era Fitto, ma quando è arrivato Vendola alla Regione, il progetto definitivo ha subito una battuta d’arresto per via del mancato concerto tra Stato e Regione sull’infrastruttura. Ieri «le nostre richieste sono state accolte», afferma la vicepresidente Capone uscendo dal ministero, «e il percorso è più compatibile con il paesaggio, essendo venuto meno anche il viadotto». Anche l’assessore alla Mobilità Minervini non crede che gli ambientalisti possano fare obiezioni sulla mediazione trovata davanti al ministro Fitto e, come Gabellone, ricorda quanto sia strategica l’infrastruttura. «La Regione», racconta l’avvo - cato della Provincia, Pietro Quinto, «inizialmente voleva che la strada finisse a San Dana e non a Santa Maria di Leuca, quindi ha fatto ricorso al Tar, che ci ha dato ragione, poi ha fatto appello al Consiglio di Stato ottenendo la sospensione dopo che la gara era partita e le imprese si erano accreditate» .

L’accordo mette ora in condizione l’Anas «di far ripartire il procedimento di gara», rilevano gli assessori regionali, soddisfatti perché hanno risolto anche un altro contenzioso: quello con il ministero delle Infrastrutture che si è impegnato, come previsto dalla sentenza di luglio del Consiglio di Stato, a reperire 31 milioni di euro per la messa in sicurezza della strada regionale 8, nel tratto tra San Cataldo e San Foca. Il ricorso era stato presentato dall’i m p re s a Leandri, la Regione aveva stanziato 29 milioni di euro per l’opera, ma il ministero delle Infrastrutture non aveva previsto la sua parte di risorse, che ora dovrà trovare.

fonte: gazzetta del mezzogiorno - a firma A. Flavetta
 


Pubblicato il 04/03/2011


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