S.S. 275 - L. Capone rilancia l'idea della strada-parco

La vice presidente della Regione esprime soddisfazione per l'ordinanza del TAR

«La sicurezza si può avere anche senza devastazioni»
  Loredana Capone rilancia la prospettiva della strada-parco  
   «Devono cadere alcuni egocentrismi per risolvere in tempi brevi l’annosa vicenda» 


Salento - «Il Tar ci ha dato ragione: niente quattro corsie fino a Santa Maria di Leuca. No al deturpamento del territorio. La sicurezza stradale si può ottenere anche senza devastare l’ambiente. Bisogna ora giungere a scelte condivise, senza perdere altro tempo». La vice presidente della Regione Loredana Capone esprime soddisfazione per l’ordinanza con cui i giudici del Tar hanno sospeso l’esecuzione dell’ul - timo tratto della 275, a partire dall’intersezione con la provinciale 210. Capone, insieme con altri ex amministratori di Palazzo dei Celestini, lo scorso marzo aveva impugnato la delibera Cipe che approva il progetto per il raddoppio delle quattro corsie della statale 275 fino a Santa Maria di Leuca.  «Ora più che mai continueremo a portare avanti la nostra battaglia - dice Loredana Capone - L’unico modo di garantire la sicurezza lungo questo tratto di strada e tutelare l’ambiente era, e rimane, l’idea della strada parco, una strada a dimensione del territorio e del paesaggio circostante. Una decisione, quindi, quella del ricorso, dettata dal fatto che ogni tentativo bonario è rimasto, per troppo tempo, senza esito. L’Anas non ha mai manifestato alcuna volontà di tornare sui suoi passi - continua - senza alcun rispetto per le isti   tuzioni territoriali, Regione in testa».  Secondo la vice presidente, l’allarme del centrodestra per il rischio della perdita dei finanziamenti Cipe «è un bluff». «Spiace l’atteggiamento altalenante della Provincia - insiste Loredana Capone - che mentre sembra tendere la mano, parla, poi, di appello al Consiglio di Stato».  Invece, «meglio non perdere altro tempo e convocare un tavolo tecnico per giungere ad un’intesa. Il tavolo è espressa   mente previsto dall’articolo 165 del sesto comma del Codice degli appalti - evidenza la vicepresidente - Per questo stiamo chiedendo al Cipe di riunire il comitato in modo da cercare e trovare una soluzione condivisa». Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario provinciale del Pd Salvatore Capone, secondo il quale «il Tar ristabilisce il primato del buonsenso sull’ottusità». «Il Tribunale conferma che il Cipe si è “dimenticato” delle indicazioni della Regione Puglia e della Provincia di Lecce   del 2007 sull’ammodernamento della 275 - precisa Capone - C’è chi sventola tanto la bandiera del federalismo e dell’autonomia dei territori, per poi dimenticarsene all’atto pratico, preferendo ottuse logiche di casacca politica».  «Nel 2007 l’Assessore Barbanente e l’allora Presidente della Provincia Giovanni Pellegrino avevano individuato le soluzioni che conciliavano le esigenze di allargamento, ammodernamento e maggiore sicurezza di quell’arteria fondamentale per il Capo di Leuca e per l’intero Salento rappresentata dalla Maglie-Leuca, con la tutela di quel patrimonio unico e irripetibile rappresentato dallo splendido paesaggio - considera Capone - Ora abbiamo tutti il dovere di attivare la concertazione istituzionale ed andare a Roma a spiegare al Cipe come quei sette chilometri rappresentino una ricchezza irrinunciabile ed intangibile per il nostro Salento. Le soluzioni esistono già dal 2007, occorre solo liberare il campo da alcuni “e gocentrismi” e l’annosa vicenda della stata 275 si potrà chiudere in tempi brevi».    

fonte: gazetta del mezzogiorno
 
 


Pubblicato il 16/04/2010


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