S.S. 275 - Incontro a Tiggiano tra candidati al consiglio regionale

E' una mobilitazione per la civiltà

TIGGIANO -  SI È CONCLUSO CON UN ACCORDO, FIRMATO DA SETTE ASPIRANTI AL CONSIGLIO REGIONALE, L’INCONTRO SVOLTOSI IERI POMERIGGIO NEL PALAZZO COMUNALE
  I CANDIDATI   Centrosinistra e Udc uniti nella battaglia per le modifiche
  «È una mobilitazione per la civiltà» 
  


TIGGIANO. Centro e centrosinistra fanno fronte comune per far modificare l’ultimo miglio della statale 275. 
Si è concluso con un accordo, firmato da sette candidati al consiglio regionale pugliese, l’incontro che si è svolto ieri pomeriggio nella sede del Csv Salento a palazzo comunale, dal titolo “Vogliamo la 275, quella giusta”.  A dibattere sui lavori di ammodernamento della strada a quattro corsie Maglie – Leuca,   che prevedono la   costruzione di un viadotto a San Dana e di una rotatoria a Leuca c’erano tre esponenti del Partito democratico, Sergio Blasi, Loredana Capone e Chiara Vantaggiato, due di Sinistra ecologia e libertà, Franco Chiarello (promotore dell’incontro) e Donato Margarito, insieme a due dell’Udc, Giovanni Torsello e Michele Dell’Abate. 
«Come candidati al consiglio regionale – hanno affermato in coro – rintracciamo, nell’essere parte del territorio, la ragione fondamentale per assumere la rappresentanza di tutti coloro che contestano il progetto approvato dal Cipe. Occorre l’impegno e la forza dell’unione – hanno aggiunto - perché questa battaglia per salvare il paesaggio sia una battaglia di civiltà. Ci muoviamo nella certezza che vadano rispettate tutte   le esigenze, anche quelle dei cittadini del Sud Salento che hanno bisogno di una strada sicura, ma vogliamo che sia garantita anche la sicurezza del paesaggio».  Tre gli impegni principali assunti, appoggiare l’ex presidente della Provincia Giovanni Pel   legrino nella presentazione del ricorso contro Anas e Cipe (ne riferiamo a parte, ndc), mantenere la posizione assunta in caso di vittoria nella competizione elettorale e sostenere i comitati che si sono costituiti contro il progetto. 
«È una battaglia di civiltà con una mobilitazione – sono stati i commenti finali - necessaria a coinvolgere il maggior numero di cittadini, in tutte le occasioni di confronto e di partecipazione, per pervenire a una soluzione ecosostenibile e dimensionata alle reali necessità del territorio e delle comunitàlocali». 

mauro ciardo

 


Pubblicato il 16/03/2010


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