S.S. 275 - Il caso approda al Consiglio di Stato

Ricorso da parte della Provincia di Lecce

 S.S. 275 - L’AVVOCATO QUINTO DEPOSITERÀ OGGI IL RICORSO PER CONTO DI PALAZZO DEI CELESTINI


  Lo «scontro» sulla statale 275 approda al Consiglio di Stato
  Loredana Capone: «Provincia contraddittoria»


La controversa questione della statale 275 approda al Consiglio di Stato. Questa mattina l’avvocato Pietro Quinto, per conto della Provincia di Lecce, notificherà ai giudici del massimo organo di giustizia amministrativa il ricorso avverso l’ordinanza con la quale nei giorni scorsi il Tar di Lecce ha «congelato» il progetto relativamente agli ultimi sei chilometri del tracciato, disponendo che si proceda - come il codice degli appalti prevede  - ad una sorta di arbitrato tecnico sulle possibili soluzioni. Il ricorso al Tar era stato presentato dall’avvocato Giovanni Pellegrino per conto della Regione (che propone una modifica del tracciato), del Comune di Alessano, di alcuni consiglieri provinciali del centrosinistra e di un gruppo di associazioni. Ma la Provincia ora scende in campo per appellare il provvedimento del   Tar, ritenendo che la sospensione del progetto possa mettere a rischio la destinazione dei finanziamenti. «Nell’appello - spiega l’avvocato Quinto - censuriamo degli aspetti processuali ma anche di metodo. Davanti al Tar, poiché che era in esame il ricorso del Comune di Alessano, avevamo eccepito che non si poteva discutere la fase cautelare senza la partecipazione dei quattordici comuni che sono invece favorevoli all’opera. Il Tar, peraltro, lo ha riconosciuto perché nell’ordinanza dispone l’inte g razione del contraddittorio. In questo ravvisiamo una violazione del “giusto processo” perché non si può decidere una causa in assenza dei comuni che si riconosce essere parte necessaria del processo. Inoltre - aggiunge Quinto - ribadiamo in appello un altro concetto importante. Il progetto preliminare della statale 275 è stato appro   vato nel 2004 dal Cipe ma in realtà è un progetto sostanziale perché in quella sede si è realizzata l’in - tesa Stato-Regioni e soprattutto si è “collocata” la strada sul territorio. Si determina così anche il vincolo espropriativo, essendo individuato il terreno sul quale realizzare l’opera. Quel progetto frutto dell’intesa Strato-Regione, non impugnato in quella sede giurisdizionale, diventa intangibile. In sede di approvazione del progetto definitivo si possono fare solo le verifiche degli aggiustamenti che scaturiscono dal progetto preliminare, ma non si può cambiare il tracciato. Viceversa il progetto definitivo che la Regione ha previsto nelle deliberazioni del 2007 ha un tracciato completamente diverso. Per questo riteniamo che questa pretesa non possa trovare accoglimento. Perché se è vero che la Regione ha un ruolo importante in questa materia è vero pure che   il dissenso della stessa deve essere espresso secondo precise modalità. E’ la Regione, infatti, che avrebbe dovuto intavolare un confronto tecnico presso il consiglio dei ministri. Ma questo non è stato fatto. Solo oggi, tardivamente, si vuole seguire questa strada ma certamente fuori tempo massimo».   Altro aspetto che ha spinto la Provincia a proporre appello è il timore di perdere i finanziamenti. «Non è affatto da escludere l’eventualità - spiega Quinto - che per via della sospensione cautelare l’Anas - pressata da tante richieste - trasferisca le risorse altrove. I 152 milioni previsti, che una volta sarebbero stati sufficienti, ora non lo sono più neanche per completare il tracciato fino a San Dana. Ecco perché si ha bisogno degli altri 135 milioni assegnati all’Anas per la realizzazione dell’opera nella sua interezza». Polemizza, però, sulla posizione   della Provincia il vicepresidente della Regione Loredana Capone. «Dopo la mano tesa - dice - dalla Provincia arriva, contraddittoriamente, l’appello al Consiglio di Stato. Dobbiamo intervenire - aggiunge - perché l’opera di riammodernamento e messa in sicurezza si faccia fino a San Dana, in quella parte cioè approvata nella piena condivisione. L’unico modo per stringere i tempi in maniera concertata e accelerata è la costituzione del comitato tecnico previsto dal codice degli appalti».  Questa mattina, intanto, la questione della statale sarà oggetto di un confronto organizzato alle 11, alle officine Cantelmo, dal comitato «Sos 275», di cui fa parte pure il sindaco di Specchia Antonio Lia. All’iniziativa sono stati invitati a partecipare tutti i rappresentanti parlamentari ed i consiglieri regionali della Provincia di Lecce.
 


Pubblicato il 22/04/2010


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