Patù - Testamento scritto sul fazzoletto

E' guerra tra gli eredi

Testamento scritto sul fazzoletto - e scoppia la guerra tra gli eredi - In «ballo» tre milioni di euro


 

PATU’ - Tutto per colpa di un fazzoletto. Un pezzo di carta che arriva dal lontano 1987, sul quale all’epoca un noto professore di lettere avrebbe deciso di lasciare le sue ultime volontà, nominando come erede universale una sua amica. Decisamente insolito, come testamento olografo. Ma quel fazzoletto adesso ha scatenato una vera e propria battaglia legale, sia sul fronte civile che su quello penale. In ballo c’è u n’eredità il cui valore è stato stimato in tre milioni e mezzo di euro.

Il noto docente, professore di lettere in pensione, morì nel 2007. I carabinieri lo trovarono in casa privo di vita. Non aveva nè moglie nè figli, non risultava avesse redatto alcun testamento. Per questo il suo grosso patrimonio (composto anche da un palazzo nobiliare al centro di Patù ed una ricca collezione archeologica che si trova ora nel museo di Taranto) venne ereditato dai nipoti. Fin qui, nulla quaestio. Improvvisamente, sulla scena comparve una sedicente amica dell’anziano professore, vantando pretese successorie sul patrimonio. E non si sarebbe accontentata di qualche cespite. Perchè nel lontano 1987, su un fazzoletto di carta, il loro parente l’avrebbe nominata erede universale.

Col tempo, la vicenda è approdata nelle aule di Tribunale. La presunta erede ha avviato un contenzioso civile, tuttora pendente. Oltre a questo, però, è stata anche avviata un’indagine penale. La donna ha infatti denunciato i parenti del professore con le accuse di appropriazione indebita e furto, perchè a suo dire avrebbero venduto una parte dei beni lasciati in eredità dallo zio. Le accuse sono ora al vaglio del pubblico ministero Angela Rotondano, titolare del fascicolo. Stando a quanto emerso, l’amica del professore per ben quattro volte ha chiesto il sequestro dei beni, ma le sue pretese in tal senso non hanno mai trovato accoglimento. [l.cap]

fonte: gazzetta del mezzogiorno


Pubblicato il 16/02/2011


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