Località Ciolo - Presenza di mucillagine

allarme già rientrato


 
 
IL CASO CHIAZZA DAL CIOLO A TRICASE. SI PENSA A LIQUAMI POI LA SPIEGAZIONE


Mucillagine, bagnanti in fuga ma l’allarme è già rientrato

 

GAGLIANO DEL CAPO. «Mare invaso dalla melma dei depuratori? No, è solo mucillagine». Non c'è pace per le località balneari dell’adriatico meridionale salentino. Domenica pomeriggio il mare dal Ciolo a T ricase è stato invaso da una sostanza appiccicosa. Il fenomeno si è registrato a partire dalle 15 ed è durato fino a ieri. Sulle prime in molti hanno pensato a uno scarico irregolare dei depuratori di Corsano e Tricase (da tempo additati come fonte di inquinamento dalle associazioni ambientaliste), ma dalle analisi degli esperti è emerso che la sostanza non era altro che mucillagine. La stessa avvistata a Novaglie. «Eravamo molto preoccupati per la presenza di quella massa galleggiante - ha detto il vicesindaco di Gagliano, Antonio Ercolani - perché i bagnanti sono fuggiti in altre località. Abbiamo contattato un esperto della Asl che ha fatto un’ispezione e ci ha rassicurato. La sostanza è mucillagine che ciclicamente si presenta lungo le nostre coste. Non appena cambieranno i venti si allontanerà». Sempre domenica pomeriggio un’ispezione in mare è stata compiuta dal sindaco di Tricase, Antonio Musarò, che ha escluso da subito problemi legati al depuratore. Ieri mattina si è aggiunta un’altra buona notizia: il depuratore di Corsano ha smesso di sversare i reflui in mare, i tecnici hanno dato inizio allo spandimento sui campi circostanti. Per il Ciolo, però, restano gli altri problemi. Dopo le proteste del mese scorso per i bagni pubblici chiusi a causa di interventi alle condotte, da tempo si lamenta la persistenza del divieto di accesso alla spiaggetta, dovuto ai lavori per la rimozione di massi pericolanti. «Entro mercoledì tutto sarà concluso - ha rassicurato Ercolani - e la gente potrà ritornare a fare il bagno in un’acqua limpida come sempre».  
 
 

mauro ciardo


Pubblicato il 07/07/2009


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