Gagliano - polemica sul progetto PUA

Piattaforma unica per servizi a favore della persona

«Quel progetto costa troppo» e i Comuni si dividono

La rassicurazione: «I fondi non saranno sottratti ad altri servizi»

GAGLIANO DEL CAPO. La porta unica di accesso ai servizi sociali divide i sindaci dell’ambito territoriale 5. 
 È stata approvata
, non senza uno strascico polemico, l’adesione al progetto Pua, per una piattaforma tecnologica che consentirà ai cittadini di 15 comuni del Capo di Leuca di accedere ai servizi a favore della persona, attraverso supporti informatici. La divisione, emersa l’altra sera durante la riunione nel municipio di Gagliano (comune sede dell’ambito) non ha riguardato tanto il progetto, quanto le somme da destinare allo sviluppo di componenti software (1 milione e 880 mila euro sul totale di 3 milioni 880 mila del progetto). «Il progetto merita attenzione - ha sostenuto il presidente del tavolo di concertazione, Donato Martella - ma pur dando un meritevole giudizio sul lavoro dell’incaricata del Consorzio intercomunale “Capo Santa Maria di Leuca”, che ha avanzato la proposta, vanno contestati i contenuti del quadro economico, perché vengono destinate più somme per la tecnologia che per i servizi finalizzati al benessere sociale. I soldi saranno spesi male e su queste scelte serve maggiore coinvolgimento del terzo settore, delle parti sociali e dei sindacati». 
Getta acqua sul fuoco Serenella Pascali, caporedattore di «Volontariato Salento» del Csv di Lecce. «Si tratta solo di un’adesione al progetto - chiarisce - le risorse ad oggi non esistono e non potranno essere assolutamente utilizzati fondi derivanti dal piano sociale di zona. Se sarà finanziato le somme dovranno venire da fondi extra e dovrà essere la stessa azienda che ha proposto il progetto a reperirle. Per l’Ambito di Gagliano non ci sarà nessun esborso». 
 

m.c.
 


Pubblicato il 17/05/2009


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