Gagliano - In pessime condizioni il Palazzo Daniele - Romasi

Allarme dei residenti del centro storico

GAGLIANO DEL CAPO I RESIDENTI DEL CENTRO STORICO LANCIANO L’ALLARME SULLE CONDIZIONI DELLO STABILE


«Il Daniele - Romasi? Quell’antico palazzo è abitato solo dai topi»


 GAGLIANO DEL CAPO. «Palazzo Daniele - Romasi è fatiscente, la Asl intervenga». A lamentare lo stato di degrado del palazzotto nobiliare ubicato in via Leopardi, a pochi passi dalla chiesa matrice di San Rocco in pieno centro storico, è un gruppo di residenti. L’immobile è pregevole dal punto di vista architettonico, edificato nel corso del XIX secolo su alcune strutture più antiche risalenti al ‘500 e al ‘600, presenta sulla facciata lo stemma nobiliare. Gli ultimi discendenti, i coniugi Enrico Daniele ed Emilia Romasi, dopo la loro morte lo donarono alla Asl negli anni ’60 del secolo scorso insieme alla struttura ospedaliera sulla statale 275. Lo stesso ente oggi mantiene ancora la proprietà, trasformando le stanze in archivio dopo una parentesi negli anni ’80 che ha visto lo stabile diventare prima biblioteca e poi centro culturale intitolato al pittore Vincenzo Ciardo.     A ricordo di quegli ultimi momenti di vitalità, resta l’inse gna impolverata del centro culturale collocata sul portale. Al primo piano saloni affrescati e pavimenti maiolicati chiedono di essere recuperati, ma in questo frangente non è la tenuta dei manufatti artistici che preoccupa. A piano terra, su via abate Coppola, affacciano le grate degli scantinati. «Sono inferriate aperte dove chiunque può gettare all’inter no immondizia, così come è avvenuto in questi anni - ha segnalato una signora che abita nelle vicinanze - a volte escono olezzi maleodoranti per non parlare degli animali e dei topi che qui hanno creato la loro tana e che spesso, di notte, camminano sulla strada lastricata».     Insomma, all’interno di un centro storico che si vorrebbe presentare al turista di passaggio come il fiore all’occhiello della cittadina, la presenza di ambienti fatiscenti non è proprio gradita. «La Asl dovrebbe prima di tutto mettere in sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario i suoi beni immobili - ha concluso la residente del centro storico - garantendo a coloro che abitano nelle vicinanze maggiore tranquillità».  
 
 
  mauro ciardo
  
   
 
 


Pubblicato il 28/08/2009


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