Gagliano - Ex scuola all'asta

Insorge un comitato - Dubbi sul bando comunale

GAGLIANO LETTERA ALL’AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI. DUBBI SUL BANDO COMUNALE
Ex scuola all’asta, insorge un Comitato ma il sindaco assicura: «Tutto regolare»

 GAGLIANO DEL CAPO -  Un comitato civico solleva dubbi sull’asta pubblica e scrive al prefetto. Sotto la lente d’ingrandimento del comitato «Gagliano vigile», rappresentato da Marino Melcar ne, è finito il recente bando con cui il Comune ha messo all’asta l’im - mobile dell’ex scuola materna ubicato nelle vicinanze del municipio.
    Una gara al rialzo partendo da 370mila euro, per una struttura destinata a centro di assistenza socio-sanitaria. «Si rileva preliminarmente una presunta incompetenza del segretario comunale a rivestire ruoli come quello di dirigente del settore pianificazione territoriale, senza titoli e attribuzioni specifiche per cui ha sottoscritto l’avviso di asta pubblica – osservano gli esponenti del comitato, che hanno segnalato il caso anche all’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di Roma – nell’avviso per l’assegnazione di un bene così rilevante – aggiungono – l’amministrazione ha di fatto limitato le possibilità del migliore realizzo per l’Ente, ponendo come prescrizione che la partecipazione alla gara è consentita solo alle società o cooperative con oggetto sociale le attività socio-assistenziali e un’esperienza quinquennale nel settore, escludendo aprioristicamente altri soggetti che potrebbero acquistare il bene a prezzi più alti e vantaggiosi, come privati, associazioni, onlus e nuove società che non hanno i cinque anni di esperienza».      Sotto accusa anche la destinazione dello stabile. «Anomala è la diversificazione della destinazione d’uso di un bene pubblico da scuola materna ad attività socio-assistenziale – lamentano i membri di “Gagliano vigile” – senza preventiva e formalizzata procedura urbanistico-edilizia di cambio di destinazione». In ultimo si cita una presunta discordanza tra il bando pubblicato e quello presente sull’avviso d’asta. «Su un quotidiano nazionale è riportato che l’area è tipizzata nel vigente piano di fabbricazione come zona F1 attrezzature urbane, mentre sul manifesto di avviso questo passaggio non esiste, ma viene invece aggiunta una caratteristica sull’estensione di una particella in vendita».      Dal Comune, interviene il sindaco An - tonio Buccarello. «Insieme al segretario comunale abbiamo analizzato la questione e non abbiamo rilevato punti anomali o carenze nel bando tali da indurne la sospensione – replica il primo cittadino – se l’autorità di vigilanza ci chiederà conto delle procedure siamo pronti a rispondere adeguatamente, rassicurando contestualmente il comitato sulla perfetta regolarità dell’iter». 
 
m.c.


Pubblicato il 08/09/2009


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