Salta la chemioterapia, proteste. Intervengono i carabinieri
Gagliano: Salta la chemioterapia, è rivolta. Intervengono i carabinieri
Tensione in ospedale. l Iavori in corso non permettono la preparazione dei farmaci. Gli ammalati dirottati a Casarano. Sanapo: «Disagi temporanei»
GAGLIANO DEL CAPO. Salta il day surgery oncologico e i pazienti chiamano i carabinieri. Attimi di tensione si sono vissuti ieri mattina al primo piano del presidio ospedaliero «Daniele - Romasi», quando i pazienti in lista d’attesa per ricevere i trattamenti oncologici con farmaci antiblastici, si sono sentiti rispondere che il servizio era sospeso e che bisognava recarsi a Casarano.
Causa del disagio è l’inaccessibilità, per lavori di ristrutturazione, della sala in cui è collocata la cappa per la preparazione dei farmaci per la chemioterapia. Apriti cielo. Pazienti e familiari hanno intravisto un sopruso e hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri. Sul posto è intervenuto il maresciallo Antonio Pizzolante, vicecomandante della locale caserma dipendente dalla compagnia di Tricase. Si è cercato di rasserenare gli animi degli ammalati, già provati dalle lunghe ore di attesa.
Intorno a mezzogiorno la svolta, quando c'è stato un incontro tra i vertici ospedalieri, una rappresentanza di pazienti e familiari, e il direttore sanitariio della Asl di Lecce Franco Sanapo. Non è mancato l’inteervento del sindacato dei medici con il dottore Antonio Luperto della Cgil. Gli ammalati hanno sottolineato le difficoltà per raggiungere Casarano. Molti di loro infatti sono anziani, alcuni non hanno parenti e anche per raggiungere Gagliano devono chiedere un passaggio in auto a un familiare o a un conoscente. A Gagliano arrivano da tutto il circondario. Da Castrignano del Capo a Presicce, da Alessano a Salve, solo per citare alcune località di residenza delle persone sottoposte alle cure, seguite in ospedale dall’oncologo Silvana Serrano. «Siamo stanchi di essere trattati come pacchi postali - hanno protestato i pazienti - siamo stati avvisati solo all’ul - timo momento, quando siamo arrivati davanti al laboratorio. Chiediamo che si trovi subito una soluzione - hanno auspicato - e ci rivolgeremo al tribunale per i diritti del malato se non saremo ascoltati. A Casarano non abbiamo proprio intenzione di andare - hanno concluso - i vertici della Asl si rendano conto che oltre a questi problemi si aggiungerebbero quelli provocati dallo stress psicologico delle trasferte». Al termine della riunione dalla Asl è arrivato un segnale distensivo. «Lunedì e martedì le prestazioni saranno effettuate a Casarano - ha annunciato Sanapo - da mercoledì il servizio ritornerà a Gagliano perché manderemo un infermiere a Casarano per preparare gli antiblastici e somministrarli nel Romasi dalle 9 alle 14. Contiamo di risolvere il disagio entro quattro settimane - ha concluso - in attesa di allestire i locali di degenza definitivi e la messa a norma del luogo di preparazione degli antiblastici».
fonte: gazzetta del mezzogiorno (m.c.)
Pubblicato il 08/02/2009