Denunciato giovane di 27 anni
Gagliano del Capo, denunciato: rubava in casa della fidanzata
Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato per furto aggravato W.M., un 27enne del posto gravato da precedenti di polizia.
Gagliano del Capo: Nella giornata del 29 aprile si è presentata in caserma la signora G.T., la quale ha denunciato di essere ritornata a casa, dopo circa un anno di assenza da Gagliano per motivi di salute, ed aver avuto l’amara sorpresa di non trovare più gli oggetti in oro che ricordava perfettamente di aver lasciato nella sua abitazione e dei quali forniva una puntuale e minuziosa descrizione. Nel corso della denuncia la signora ha specificato di non aver lasciato la casa disabitata poiché la figlia, M.A.A., ha continuato a vivere regolarmente nell’abitazione familiare. Immediatamente sentita a sommarie informazioni dai militari, M.A.A. ha riferito di essere fidanzata da circa un anno con W.M., il quale frequenta quotidianamente il suo appartamento e, pertanto, ha libero accesso a tutti i locali dell’abitazione. Inoltre ha aggiunto di essersi accorta dei furti subiti, ed avvenuti in più riprese, e di averne parlato con il fidanzato. In particolare, notata la sparizione di una collana in oro, lo aveva riferito a W.M., il quale le aveva detto che, molto probabilmente, il gioiello le era stato rubato. Davanti allo stupore di M.A.A., incapace di credere a quanto il fidanzato le aveva raccontato poiché non c’erano segni di effrazione sulla porta o sulle finestre, W.M. le aveva dato una dimostrazione pratica di quanto poteva essere accaduto forzando la porta di casa, senza lasciare alcun segno, davanti allo sguardo allibito e incredulo della ragazza. In un’altra occasione, M.A.A. aveva confidato al fidanzato di essere particolarmente affranta perché le avevano rubato una collana e due orecchini della stessa foggia, ai quali lei era particolarmente affezionata. Dopo poco tempo W.M., si era presentato a casa della ragazza e le aveva restituito gli orecchini sostenendo di aver dovuto picchiare selvaggiamente una persona di Ruffano, da lui indicata come autore del furto, per farseli restituire. Nonostante tutta questa serie di eventi, M.A.A. non solo non ha mai sospettato del suo fidanzato, ma, anzi, ha atteso l’arrivo della madre per sporgere la denuncia di furto. Per niente convinti del ruolo di “giustiziere” che W.M., già conosciuto dai militari, si era ritagliato agli occhi della sua fidanzata, i Carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo hanno iniziato subito le indagini passando al setaccio gli acquirenti di oggetti in oro. L’attività investigativa si è conclusa ben presto quando un commerciante ha esibito le ricevute di acquisto di oggetti in oro firmate, nello spazio riservato al venditore, proprio da W.M. e relative a gioielli assolutamente corrispondenti alla descrizione della refurtiva fatta dalla vittima del furto. L’orafo, del tutto estraneo alla vicenda, ha prontamente consegnato copia delle ricevute controfirmate da W.M. ai militari operanti e li ha informati che, però, sfortunatamente per la signora, tali oggetti erano già stati inviati alla fusione. Nel riferire questa notizia, ha aperto una delle vetrine del negozio ed ha prelevato una spilla che ha dato ai Carabinieri spiegando come anche quel gioiello gli era stato venduto da W.M., ma, per la particolarità della lavorazione, non era stato mandato in fusione ma esposto nel negozio per essere venduto. Sottoposto a sequestro e fatto visionare a G.T., la signora ha riconosciuto nel monile, senza alcun dubbio e con assoluta certezza, uno dei gioielli asportati dalla propria abitazione. A questo punto gli indizi di colpevolezza erano tutti univocamente e inequivocabilmente a sfavore di W.M., che, pertanto, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.
Pubblicato il 30/04/2009