Gagliano del Capo - Ecodoppler in tilt, pazienti infuriati

Un coro di proteste dopo la rottura dello strumento

GAGLIANO DEL CAPO - PAZIENTI SUL PIEDE DI GUERRA. «IL NOSOCOMIO È ORMAI ALLO SBANDO»
  Ecodoppler in tilt. Ed è rivolta
  Un coro di proteste dopo la rottura di uno strumento diagnostico all’ospedale «Romasi»   «Esame al cuore rinviato dopo 179 giorni d’attesa. Una vergogna» 


 GAGLIANO DEL CAPO. Va in tilt l’ecodoppler del «Daniele-Romasi» e i pazienti sono costretti a un’odissea. Non sono poche le lamentele registrate in questi giorni dopo la rottura del macchinario, in grado di eseguire esami specifici, uno su tutti l’ecocolordopplergrafia cardiaca che attraverso la diagnostica a ultrasuoni permette di vedere il movimento del sangue   nei vasi arteriosi e venosi. Pazienti in lista da mesi arrivano nella sede ospedaliera per sentirsi rispondere che la visita specialistica non è possibile e che occorre un’altra prenotazione, posticipando di mesi il controllo.  «Ci sentiamo presi in   giro due volte – ha spiegato il figlio di M. C., una paziente di 78 anni di Arigliano – mia madre ha prenotato una visita il 14 ottobre 2009 e l’esame era stato fissato il 13 aprile scorso. Nonostante i 179 giorni di attesa, scandalosi per un soggetto   cardiopatico, quando siamo andati a fare l’ecografia cardiaca ci siamo sentiti rispondere che non era possibile fare alcunché perché il macchinario era rotto». Le chance offerte alla paziente hanno scatenato l’ira del figlio.   «Mi è stato chiesto se volevo prenotare l’esame per mia madre presso l’ospedale di Scorrano – ha sostenuto – ma l’unica possibilità di essere inseriti in lista d’attesa era per agosto. In questo modo avrei ritardato di altri quattro mesi l’esame e mi sono rivolto a un ospedale privato, dove l’attesa è stata accorciata». 
Da qui le tante domande rivolte alla dirigenza Asl di Lecce. «Mi chiedo come mai una struttura pubblica come il “Daniele-Romasi” viene abbandonata al proprio destino – chiede il figlio della paziente - spingendo in questo modo i malati a compiere un’odissea pur di salvaguardare la propria salute. Inoltre non mi sembra giusto che pazienti in lista d’attesa da   tanti mesi, soprattutto quelli cardiopatici – tuona – perdano i diritti di precedenza mettendosi in coda in altre liste ospedaliere. Auspico una rapida risoluzione del problema – ha concluso – perché la situazione è invivibile».

mauro ciardo


Pubblicato il 23/04/2010


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